E’ il secondo sciopero che i rider della Socialfood organizzano, nel giro di pochi mesi, per rivendicare modalità di consegna anti-Covid.
Fabio e Federica, iscritti alla Nidil CGIL di Palermo, avevano animato il primo sciopero di Aprile quando ad un loro collega non era stato corrisposto il compenso di una consegna effettuata in modalità “contactless”, cioè rispettando il distanziamento previsto dai DPCM emanati dal Governo Conte.
A distanza di qualche mese quindi i due lavoratori “promotori” della consegna in sicurezza hanno visto sospendere “a tempo indeterminato” la propria turnazione dalla Socialfood che si traduce “in un mancato guadagno”.
“Non c’è stata una spiegazione formale e ufficiale da parte della Socialfood. Mi hanno semplicemente detto che un cliente ha contestato la modalità di consegna “senza contatto” e questo si è tradotto in un danno per l’azienda” spiega Fabio, lavoratore e Rappresentante Sindacale Aziendale Nidil CGIL.
Fabio tiene a precisare che la modalità di consegna “contactless” è stata condivisa e adottata da altri colleghi che però non hanno ricevuto il medesimo trattamento di sospensione della turnazione.
“Al momento non ho nessun turno e in questa settimana perderò circa 200 euro. Non ho ricevuto risposte sul mio futuro lavorativo, anche se è paradossale come sabato scorso mi abbiano rinnovato il contratto e poi il lunedì annullato i turni” conclude Fabio.
A parlare è anche l’altra rider “sanzionata” dalla Socialfood, Federica che rivendica l’importanza della sua adesione al sindacato soprattutto in un settore “giovane” e poco regolamentato come quello del delivery food.
“Ci troviamo di fronte ad aziende che hanno spesso una visione unilaterale dei doveri e dei diritti. La Socialfood, ad esempio, ha sempre evitato di regolamentare le modalità di consegna, lasciando spazio all’iniziativa del rider” afferma Federica.
“Io e Fabio siamo stati colpiti perché abbiamo cercato di far comprendere ai nostri colleghi come il rispetto delle misure anti-covid fosse importante. L’azienda dice di aver ricevuto tantissimi reclami dai clienti, ma questo non trova riscontro e poi non hanno neanche voluto dire quali fossero gli ordini e le contestazioni ricevute” continua la lavoratrice che domani, dopo una settimana, potrà contare solo sul turno serale.
“Personalmente, in quattro anni di lavoro, non ho mai ricevuto un reclamo, ho sempre spiegato con educazione e gentilezza le motivazioni della consegna contactless e gli stessi clienti hanno sempre approvato soprattutto in una situazione particolare come quella caratterizzata dal covid-19” conclude Federica.
Vicini ai lavoratori della Socialfood il sindacato Nidil della CGIL che con il suo segretario provinciale Andrea Gattuso ha animato il pomeriggio di sciopero sotto la sede di via Catania a Palermo.
“Questa è una Azienda che non ha mai voluto incontrare il sindacato, nonostante i tanti iscritti. E’ una azienda che non tutela i diritti fondamentali dei lavoratori a partire da quello della sicurezza o della corresponsione di una vera busta paga” afferma Andrea Gattuso.
“Questi lavoratori sono stati chiamati eroi, sono stati definiti indispensabili nella fase del lockdown e adesso ricevono un trattamento vergognoso. Chiediamo l’immediato reintegro dei due lavoratori nella pianificazione dei turni e una attenzione maggiore alle problematiche dei lavoratori tutti” conclude Andrea Gattuso, Segretario Provinciale Nidil CGIL.
di Antonio Melita – EmmeReports