Dopo i festeggiamenti di Catania, il Palermo ritorna quello “sbadato” in difesa e “poco incisivo” in attacco che aveva portato all’esonero Roberto Boscaglia a fine febbraio scorso.
Eppure era iniziato nel migliore dei modi il ritorno allo Stadio Renzo Barbera con la rete di Gregorio Luperini che, dopo 6 minuti, aveva battuto Danilo Russo, approfittando di un clamoroso errore in area campana.
Un avvio promettente che però i rosanero non hanno saputo “capitalizzare” venendo così recuperati al 27esimo dal gran gol del capitano della Juve Stabia Luca Berardocco che dalla distanza batte il “poco reattivo” numero 1 del Palermo Alberto Pelagotti,
Cala il silenzio al Barbera e i “fantasmi” del passato recente ritornano ad aggirarsi soprattutto nel gioco lento e prevedibile dei giocatori rosanero incapaci di produrre gioco offensivo.
Termina il primo tempo 1 a 1 tra Palermo e Juve Stabia. Il Catania a Bisceglie pareggia 0 a 0.
Il secondo tempo inizia senza cambi nelle squadre, ma con una Juve Stabia dal gioco più veloce e con più voglia.
Passano 3 minuti e il numero 33 della Juve Stabia, Tommaso Fantacci è lesto a battere la “sbadata” e lenta difesa rosanero.
Il neo mister rosanero Giacomo Filippi cerca di dare la scossa con un triplice cambio a 6 minuti dall’inizio della ripresa: entrano Santana, Crivello e Somma per Silipo, Almici e Peretti.
I nuovi innesti rivitalizzano il gioco dei rosanero che in più occasioni arrivano vicino al pari, subendo però la terza rete al 67esimo ad opera di Alessandro Marotta che, quasi come in un rigore in movimento, non sbaglia davanti a Pelagotti.
Altro cambio nel Palermo: esce Nicola Valente, entra Nicola Rauti che dopo un minuto si vede deviare il tiro angolato che finisce sul palo a portiere battuto.
Gol sbagliato, gol subito: Marotta approfitta dell’errore di Palazzi e batte nuovamente Pelagotti firmando 1 a 4 per la Juve Stabia. Il pubblico rumoreggia mentre sui maxi schermi passa il risultato: Bisceglie – Catania 0 a 3.
Oramai non c’è più partita per i rosanero che tentano comunque di riaprirla, rischiando però di prendere anche il quinto goal.
Al minuto 84 Gregorio Luperini firma la doppietta con una deviazione sotto porta; Lorenzo Lucca: non pervenuto!
Il bomber rosanero è l’ombra di se stesso e verrà ricordato oggi solamente per l’ennesimo cartellino rosso rimediato in casa Palermo.
Dopo 5 minuti di recupero, triplice fischio del contestato arbitro Cristian Cudini che mette la parola fine ad un match da dimenticare. Doveva essere la partita della svolta, dopo il derby vinto, ed invece il Palermo è al decimo posto con 36 punti e il Catania al quinto posto con 43 punti ed una partita in meno.
Volti scuri all’uscita dal campo e giocatori rosanero che indossano una maglietta bianca con la scritta: “Ercole ti siamo vicini”, un noto e amato tifoso della Curva Nord 12 Palermo colpito dalla scomparsa del figlio Domenico.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports