Anche questa estate sarà la Città di Agrigento ad ospitare volti e voci nuove dell’arte contemporanea con un’importante evento collettivo a tema libero: la seconda edizione del Trofeo Luigi Pirandello, che avrà la prestigiosa cornice dell’atrio monumentale di Palazzo dei Giganti, sede della Municipalità e affaccio del prestigioso teatro dedicato al grande drammaturgo girgentino. Un’iniziativa nata dalla sensibilità di un artista e sostenuta con impegno dall’Amministrazione, come spiega il Sindaco, dottor Francesco Miccichè: “Un trofeo dedicato all’arte nel nome di Luigi Pirandello: il Comune di Agrigento ha accolto con entusiasmo la proposta del maestro Francesco Anastasi di rinnovare l’importante evento culturale che nella passata edizione ha assegnato il trofeo alla pittrice mazarese Sabrina Russo. Da parte del Comune il sostegno a iniziative di respiro e livello nazionale come il Trofeo Pirandello ha una duplice valenza: aprire nuovamente la nostra città agli scambi culturali che per tre millenni sono stati testimoni del suo ruolo di primo piano nell’evolversi della società del Mediterraneo e riconoscere l’indiscutibile valore dell’apporto che le capacità del singolo, in questo caso l’artista Francesco Anastasi, possono dare all’intera comunità. Essere Amministrazione, infatti, nel senso più alto e nobile della parola significa sostenere, promuovere e disporre della cosa pubblica nell’interesse collettivo. Ma, e non mi stancherò mai di sottolinearlo, la forza e la volontà, la tenacia e la capacità individuale sono l’unico e vero elemento capace di azionare il volano della società. Di questo non possiamo che ringraziare l’Artista che con i suoi colori pieni di vita, con i mercati palermitani e la bellezza classica delle sue figure senza tempo sta per la seconda volta risvegliando Agrigento attraverso la cultura e il rinnovato senso del bello”.

Il secondo Trofeo Luigi Pirandello è il nuovo appuntamento siciliano per dare voce agli artisti nella più ampia libertà creativa, riportando l’isola ad essere crocevia, luogo e momento d’incontro perché le vie di comunicazione nascono sì per meri scopi commerciali ma diventano poi luoghi privilegiati dello scambio di idee, delle contaminazioni e dell’irradiarsi della civiltà. Il promotore e Direttore Artistico dell’evento, Francesco Anastasi, ne spiega così le ragioni più profonde: “La passata edizione che aveva avuto luogo nella piazzetta Kaos, antistante la casa del drammaturgo, aveva già dimostrato l’interesse crescente sia da parte degli artisti a partecipare che da parte del pubblico ad immergersi in un tumulto di stimoli, colori, emozioni difficilmente replicabile in altri luoghi della nostra Sicilia. Agrigento, infatti, più e meglio della mia Palermo, ha saputo mantenere quasi intatto il difficile equilibrio fra segni e tracce del passato e sviluppo della modernità. Noi qui possiamo non solo leggere l’antichità attraverso frammenti musealizzati ma immergerci ancora nei volumi e negli spazi dei canoni classici, camminare fra ulivi centenari e attendere nell’inverno il delicato fiorire dei mandorli, così come hanno fatto generazioni e generazioni di coltivatori della terra; possiamo restare in silenzio nel dedalo di vicoli protetto con intelligenza urbanistica dal vento e dalla calura o rimanere sovrastati dalla maestria degli architetti barocchi. Tutte queste antiche forme d’arte hanno parlato linguaggi differenti, trovando dopo ogni crisi una sintesi e la forza di affrontare nuove sfide. Adesso, in un momento in cui l’arte sembra essere prigioniera solo di lottizzazioni e servire ai guadagni di Fiere e Gallerie, noi con il Trofeo Pirandello vogliamo dare un segnale diverso: l’arte che noi vogliamo è capace di comunicare, di suscitare emozione, di parlare a chi la guarda”.

“Per questo ho deciso, come Direttore Artistico, di non imporre limiti tematici, di non obbligare entro i confini di un argomento. Ognuno deve essere libero di creare il proprio linguaggio, il proprio universo cromatico perché l’artista è prima di tutto chi sa veramente sporcarsi le mani con i colori, la grafite, l’impasto del gesso, chi frequenta assiduamente e con coraggio ogni giorno i propri pennelli, le vernici, i diluenti e le spatole. Chi maturato una confidenza tale con gli strumenti da colpire e creare con gesti precisi, liberi, sicuri. Si deve sentire nell’arte la padronanza e la sicurezza, perché al pari del contenuto deve necessariamente esservi quella capacità artigiana, tramandata nelle scuole, nelle botteghe e nelle Accademie che distingue l’Artista dall’Intellettuale. Per questo motivo ho affiancato allo staff del Trofeo Pirandello in questa seconda edizione due critici d’arte molto diversi fra loro: la professoressa Anna Maria Esposito che ben conosce la didattica, la comunicazione e attraverso la sua sensibilità legge con acutezza i valori, le speranze e le ambizioni dei singoli artisti e il dottor Massimiliano Reggiani, che con attenzione alla sociologia e alla storia cerca i riflessi e le tracce del passato nella multiforme e pulsante vitalità delle ricerche contemporanee”.

Oltre ai lavori dei partecipanti alla seconda edizione del Torneo, il monumentale atrio del Teatro Luigi Pirandello accoglierà anche i dipinti del maestro Anastasi, luminosi e vibranti ritratti della sua amata Sicilia e quelli del professor Luigi Prado, cui verrà tributata una speciale menzione per quanto ha saputo dare all’arte nella sua lunga e magistrale attività.
In esposizione opere di: professor Luigi Prado, Carmen Casale, Tiziana Di Mauro, Fiorenza D’Orazi, Paola Fucina, Gianni Giannettino, Emanuela Lo Presti, Francesco Mangiameli, Laura Marra, Roberta Martinoli, Concetta Antonia Pagano, professoressa Patrizia Prado, Valentina Preda, Salvatore Ribaudo, professoressa Margherita Rinaldi, Valentina Scrocco, Raffaele Silvestri e Giuseppina Taddei.
di Massimiliano Reggiani – EmmeReports
Ricerche ed editing a cura di Monica Cerrito
Si ringrazia “Fondazione Teatro Luigi Pirandello” per le immagini.