Questa mattina, l’astronauta dell’ESA e Colonnello Pilota dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano ha ricevuto la Laurea Magistrale Honoris Causa in Economia e Management, presso la sede palermitana dell’Università Lumsa.
“È un una sensazione di gratitudine per Università e anche di onore, perché una Laurea Honoris Causa inaspettata” ha dichiarato Parmitano. “Anche perché è un argomento assai desueto, per chi si occupa come me, di operazioni di volo. Io sono un astronauta, sono un operatore e quindi non mi occupo di economia aziendale, ma recentemente, devo dire che nel mio ruolo di Capo dell’Ufficio Operazione Astronauti, mi sono avvicinato di più a quello che in ESA è il ruolo programmatico, ovvero il modo in cui l’agenzia immagina il futuro. E per poterlo realizzare, abbiamo bisogno del supporto di quelli che in inglese si chiamano Decison Maker, ovvero di chi è alla guida politica e prende decisioni. Per poterlo fare, dobbiamo essere in grado di mostrare quali sono i vantaggi di un’economia spaziale, la Space Economy e per poterlo fare bisogna informarsi”.
“Con la consapevolezza che il mondo geopolitico, il mondo dell’economia e il mondo spaziale e industriale sono collegati, ho accettato di venire qui a Palermo, pensando che potesse essere un motivo in più di aggiungere rappresentatività a quello che il ruolo di Ambasciatore per l’Agenzia Spaziale Europea” ha spiegato l’astronauta siciliano.
Nato a Paternò, in provincia di Catania, il 27 settembre 1976, Luca Parmitano, laureato in Scienze Politiche, ha frequentato l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, per poi brevettarsi pilota militare all’Euro-Nato Joint Jet Pilot Training dell’USAF, presso la Sheppard Air Force Base in Texas, Stati Uniti.
“Non mi guardo mai indietro. Nel pensare a quale è stato il mio percorso, non trovo difficoltà, ma opportunità. Ho scoperto, crescendo, che tutto ciò che vale la pena di fare, deve avere delle complessità, perché altrimenti non ne vale davvero la pena” ha continuato Parmitano. “Da giovanissimo, ad appena 16 anni, ho lasciato la Sicilia, per andare a studiare negli Stati Uniti, grazie ad una borsa di studio, rientrato in Italia, ho frequentato l’Accademia Aeronautica, quindi ho lasciato una seconda volta la mia terra, per non tornarci più. Il percorso da pilota militare, da pilota di caccia e sperimentatore dopo, sono tutti passaggi che mi hanno avvicinato a quello che dà da un sogno inavvicinabile è poi diventato un progetto e da progetto è diventata quella che è la mia realtà di ogni giorno”.
Il Colonnello Luca Parmitano ha volato sugli AMX del 13° Gruppo, del 32° Stormo, ad Amendola, ottenendo tutte le qualificazioni con il velivolo, comprese quelle di Combat Ready, Air-to-Air Refuelling diurno/notturno, Four Ship Leader e Mission Commander/Package Leader.
“Ho seguito quello che era il mio interesse, quello che era il percorso più vicino ai miei ideali, alla mia volontà, alla mia natura, non mi guardo mai indietro e a chi oggi vuole avvicinarsi al mondo dello spazio, suggerisco di avvicinarsi con qualunque percorso sia in grado di seguire, umanistico, giuridico, economico, scientifico o ingegneristico” ha continuato Parmitano. Qualsiasi percorso va bene, purché sia quello che sia connaturato al nostro desiderio che ci permette di far bene.
Diventato Test Pilot presso l’EPNER, la scuola francese per piloti collaudatori, il Colonnello Luca Parmitano ha l’attivo più di 2.000 ore di volo, 1000 su AMX e altre 1000 su oltre 40 tipi diversi di velivoli, sia ad ala fissa che rotante.
“Il collega Giampaolo Goattin, lo conosco da tantissimi anni, perché è stato mio comandante e istruttore al 101° Gruppo, un amico che mi ha avvicinato al volo operativo” ha spiegato Parmitano, ricordando l’incidente di ieri, nei pressi di Como, che ha coinvolto un M-346 di Leonardo, durante un volo di collaudo e in cui ha perso la vita uno dei due piloti a bordo, l’inglese Dave Ashley. “Quello del Test Pilot è un lavoro pieno di rischi, di cui siamo consapevoli e che teniamo in considerazione tutte le volte che chiudiamo il tettuccio del nostro velivolo, ma siamo pronti a prenderci ed assumersi quel rischio, sapendo che per quanto i nostri ingegneri e il nostro lavoro ci spinga a minimizzarlo è sempre presente, nel volo atmosferico, come nel volo spaziale. Questo però non è il momento di fare vuote dichiarazioni da pilota, ma quello di stringersi nel dolore di chi ha perso la propria vita dedicandosi al volo. Non è il primo e, purtroppo, non sarà neanche l’ultimo. Questo è il momento di pensare alla famiglia, ai cari che ha lasciato e in questo senso mi sento vicino all’Aeronautica Militare e a Leonardo. Un grosso in bocca al lupo di un pronto rientro nei ranghi del volo all’amico Goattin”.
Luca Parmitano, selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009, è stato Ground IV (principale interlocutore EVA) durante la prima passeggiata spaziale della missione Proxima del collega e astronauta ESA Thomas Pesquet. Nel febbraio 2011, è stato assegnato come ingegnere di volo alla prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sulla Stazione Spaziale Internazionale, partendo a bordo di un lanciatore Soyuz il 28 maggio 2013 dal cosmodromo di Baikonur, Kazakistan. Durante la missione Volare, Luca Parmitano ha trascorso 166 giorni nello spazio portando avanti oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco di quattro navette. È rientrato a Terra l’11 novembre 2013. L’astronauta siciliano è partito per la sua seconda missione sulla Stazione Spaziale Internazionale con la navetta russa Soyuz MS-13 il 20 luglio 2019, nel giorno del cinquantesimo anniversario del primo uomo sulla luna ed è rientrato a Terra il 6 febbraio 2020.
Durante la sua missione di 201 giorni Parmitano ha assunto il ruolo di Comandante della Stazione Spaziale per la Spedizione 61, diventando il terzo europeo ed il primo italiano in assoluto al comando della Stazione Spaziale Internazionale. Ha inoltre condotto una serie di complesse uscite extra veicolari per riparare lo Spettrometro Magnetico Alfa, lo strumento rivelatore di particelle cosmiche, AMS-02. In totale, Parmitano ha effettuato quattro uscite extra veicolari totalizzando 25 ore e 30 minuti. Ad oggi, l’astronauta ha effettuato sei passeggiate spaziali nella sua carriera, per un totale di 33 ore e 9 minuti. Durante la missione Beyond, Luca ha dato supporto ad oltre 50 esperimenti europei e 200 esperimenti internazionali nello spazio. Nello spazio ha accumulato 366 giorni e notti, per un totale di 8784 ore di volo nello spazio.
Questa mattina il Colonnello Luca Parmitano, ha ricevuto dal presidente della Regione Siciliana, la medaglia d’oro al Valore civile. “È con grande senso di gratitudine e riconoscenza, che consegno il giusto riconoscimento a un’eccellenza siciliana, che con tenacia, passione e competenza ha conquistato lo spazio e reso la missione spaziale un’avvincente avventura, popolare come mai prima” ha dichiarato Nello Musumeci. “Questa terra ha bisogno di gente di valore per riscattarsi”.
Nel luglio del 2019, alla vigilia della missione Beyond, partita dal Kazakistan, il presidente Musumeci aveva fatto avere a Parmitano, un gagliardetto della Regione Siciliana, poi esposto sulla plancia di comando della Stazione Spaziale Internazionale. L’astronauta dell’ESA, primo comandante italiano della ISS e primo italiano a eseguire una passeggiata spaziale intorno alla terra, ha consegnato a Musumeci la patch che per mesi è stato attaccata sulla sua tuta di volo. “Ha volato con me fin dal decollo, nel corso della mia prima missione spaziale e ha percorso svariati milioni di chilometri intorno alla Terra” ha spiegato Parmitano.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports