Si infrange contro i granata ai 32esimi, il sogno in Coppa Italia del Palermo, guidato anche stasera all’Olimpico Grande Torino da mister Stefano Di Benedetto. Una squadra che regge bene i primi 45 minuti, ma non può nulla contro il cambio di passo degli uomini di Juric nella ripresa: 3-0 il punteggio finale. Forse un po’ esagerato, visto quanto di buono fatto vedere dai rosanero che oggi sono scesi in campo con alcune importanti defezioni dovute ad infortuni.
È una serata dal gusto agrodolce, però, nel capoluogo piemontese, iniziata con il DS Rinaudo che se la ride sotto i baffi durante l’intervista prepartita alla domanda sul nuovo allenatore. Le voci di corridoio che si sono rincorse, alla fine urlavano ormai un solo nome per la panchina rosanero, quella del genio Corini, il cui annuncio è arrivato questa mattina.
Quanto alla sfida di Coppa Italia, qualche cambiamento forzato negli undici titolari per mister Di Benedetto, costretto anche a fare a meno di Valente sulla fascia, cosa mai accaduta nel 2022.Confermato Pigliacelli in porta, i primi due debutti in difesa, con Nedelcearu al centro, insieme a Marconi e Sala esterno, con Buttaro.
Al centro, confermatissimo Broh, migliore in campo contro la Reggiana, con il capitano De Rose, forse alla sua ultima in rosanero, stando alle voci di mercato che lo vogliono accasato già al Cesena. In avanti, a supporto dell’insostituibile Brunori, al debutto, il figlio d’arte Elia, Soleri in posizione centrale e Floriano a sinistra. Primo tempo che vede iniziare più cattivo il Palermo. Gli uomini guidati da Di Benedetto, infatti, con un pressing molto alto, costringono per i primi minuti di gioco, i padroni di casa a lanci lunghi che non portano a nulla. La prima occasione, infatti, arriva dai piedi di Brunori che costringe Milinkovic-Savic ad usare la mano di richiamo per togliere la palla dal sette. Poi, però, i granata, passato lo spavento, iniziano a reagire e, pian piano, si fanno sempre più pericolosi in avanti, schiacciando i rosanero e arrivando dalle parti di Pigliacelli in almeno tre occasioni.
Il secondo tempo racconta tutta un’altra storia, con il Torino aggressivo fin dall’inizio, tanto da portarsi in vantaggio con Lukic dopo la ribattuta sul tiro di Radonjic al 54′. I granata raddoppiano al 59′ con Radonjic al termine di una bella azione rapida partita dai piedi del capitano, ma la gioia sugli spalti dura poco: al VAR il goal vorrebbe annullato per fuorigioco.
Il Palermo, tuttavia, accusa il colpo e si disunisce, permettendo ai padroni di casa di raddoppiare, stavolta sì, con Radonjic al 74′. Ingenuo, il giocatore si fa subito ammonire per aver protestato nell’esultanza facendo riferimento al fuorigioco segnalato in precedenza. Poco dopo, i granata dilagano con Pellegrino, al suo primo pallone toccato. Nulla da fare per Di Benedetto, che prova a mettere dentro Stoppa, al debutto, Silipo e Somma. L’unica emozione, la regala di nuovo Brunori che sulla ribattuta tira debolmente. Ai sedicesimi di Coppa Italia andrà il Torino, che sfiderà il Cittadella e, poi, in caso di vittoria incontrerà il Milan agli ottavi di finale.
Poco importa, però, in casa Palermo, oggi si volta pagina, nel segno di Eugenio Corini, a cui è stata affidata la guida tecnica della prima squadra. L’allenatore bresciano torna così a far parte della famiglia rosanero dopo 4 anni da calciatore e capitano (2003-2007) e una breve esperienza in panchina (2016-2017). Corini ha firmato un contratto biennale con il club ed è atteso a Palermo già per la giornata di oggi. Verrà presentato alla stampa martedì 9 agosto alle 11, nella sala stampa dello Stadio Renzo Barbera.
Il City Football Group, il presidente Mirri e tutta la famiglia rosanero, hanno ringraziato, attraverso una nota ufficiale, mister Stefano Di Benedetto “per l’ottimo lavoro svolto e la grande disponibilità mostrata negli ultimi giorni e danno un caloroso bentornato a casa al Genio, che sarà a lavoro già da lunedì”.
Di Redazione – EmmeReports