Anche a Palermo genitori, insegnanti e Sindacati sono scesi in piazza per dire “no” alle linee guida proposte dal Governo per la riapertura delle scuole a settembre.
Il comitato “Priorità alla Scuola”, che ha organizzato la manifestazione a cui hanno aderito anche i Sindacati di categoria, chiede al Governo risorse straordinarie, personale docente e Ata adeguato alle esigenze degli istituti: in poche parole che la Scuola sia una risorsa e non un costo.
“Il Governo, con queste linee guida, non ha minimamente affrontato i temi che erano stati posti sul tavolo, scaricando tutto sui dirigenti scolastici che finiranno per dare continuità alla situazione vissuta sinora” a dirlo è Luigi Del Prete, membro dell’Esecutivo Nazionale USB PI Scuola.
“Riteniamo per gli istituti superiori inaccettabile l’idea di una didattica mista, dato che non è ancora chiaro come lo stesso insegnante possa portare avanti una doppia didattica in parallelo e per questo sarebbe stato auspicabile un investimento sui docenti” continua Del Prete.
“Crediamo come USB che le responsabilità non siano solo del Ministro Azzolina, ma vanno estese a tutto il Governo che, non ritenendo strategico il settore della Scuola, non investe sul personale ATA, sull’edilizia scolastica e sul pubblico in generale” precisa il sindacalista USB.
“Vogliamo anche denunciare come non ci sia stata una interlocuzione, nella stesura delle linee guida dell’anno scolastico 2020/2021, con i lavoratori della scuola. Questo Governo, come abbiamo visto con il piano Colao, ritiene di poter parlare solo con quei poteri forti che hanno come unico interesse quello di trarre profitto” conclude Luigi Del Prete.

Secondo il sindacato USB quello di cui la scuola avrebbe bisogno è un numero minore di alunni per classe, un piano veloce ed efficace di edilizia scolastica, l’incremento dell’organico docenti e ATA e quindi investimenti sostanziali, ben diversi da quanto previsto nel decreto Rilancia Italia.
“Siamo a tre mesi dall’anno scolastico è il Ministro ha emanato una cornice dentro la quale i dirigenti scolastici e gli enti locali dovranno prendere importanti provvedimenti. Il Governo sta praticamente scaricando sulla comunità scolastica la responsabilità di quelle decisioni importanti“.
A dirlo è Fabio Cirino segretario generale della Flc-Cgil di Palermo.
“Le nostre richieste fondamentalmente sono: investimenti sostanziosi sul comparto scuola, aumento degli spazi per la didattica, più tempo scuola e quindi più organici” continua Cirino “siamo in una situazione straordinaria, come durante un terremoto, e il Governo deve comportarsi di conseguenza prevedendo misure straordinarie, ad esempio, nel campo dell’edilizia scolastica“.

“Mi sento di dire che è arrivato il momento di capire che l’istruzione non è un costo ma un investimento per le generazioni che saranno le menti democratiche del futuro“.
“Prima di essere il segretario di una grande Confederazione, sono un genitore e, da papà, vi dico che quando mando mio figlio ad un corso di inglese non lo vedo come un costo, ma come un investimento per il suo futuro” afferma il segretario Flc CGIL “il Governo deve comportarsi come un papà ed investire sui propri figli, solo così potrà dare vita ad una nuova Italia“.
di Antonio Melita – EmmeReports