A due anni di distanza da quel 12 agosto, si riaccendono i riflettori sulla scomparsa di Gessica Lattuca, 27enne di Favara e madre di quattro bambini.
I Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, il 3 settembre scorso, hanno effettuato dei nuovi rilievi a casa di Giuseppe, il padre della favarese scomparsa, all’epoca dei fatti detenuto in carcere.
L’appartamento allora era abitato dal figlio Vincenzo e fratello di Gessica, attualmente, non iscritto nel registro degli indagati.
I tecnici del RIS, “armati” di luci forensi e luminol hanno effettuato dei rilievi di tracce ematiche nei locali al piano terra della casa dove la ragazza è uscita per poi sparire.
La Procura di Agrigento, che sta indagando ininterrottamente da due anni, ipotizza che la ragazza potrebbe essere morta a seguito di una lite avuta proprio in quella casa e questo spiega la necessità dei nuovi rilievi dei RIS anche a distanza 2 anni.
Nessuno sembra aver visto Gessica quella sera e, tra le tante ipotesi al vaglio degli investigatori, c’è anche quella dell‘omicidio preterintenzionale per mano di qualcuno molto vicino a lei.
Le piste investigative battute finora hanno portato alla scoperta di un giro di prostituzione e di ricatti hard ai clienti gestito da Gaspare Volpe, ex datore di lavoro di Gessica. Sotto esame dei Carabinieri anche l’incendio che, poco dopo la scomparsa della ragazza, ha semidistrutto l’automobile proprio del Volpe, considerato “la testa” del giro di squillo a Favara.
L’uomo reclutava donne molto giovani, con gravi problemi economici e familiari, avvalendosi dell’aiuto di Nino Ferraro che in motorino portava le ragazze agli incontri.
Era “spuntata” una supertestimone che sosteneva che il cadavere della donna fosse stato tumulato nel cimitero comunale di Favara. Le dichiarazioni della donna però, furono smentite dopo che i loculi vennero riaperti durante un’estumulazione.
Ogni pista investigativa è stata seguita dai Carabinieri come quella legata alle tre scritte anonime con la vernice rossa comparse su alcuni muri intorno Favara che indicavano il nome di un soggetto a conoscenza dei fatti.
Ulteriori spunti investigativi potrebbero arrivare dallo spostamento dell’asse temporale della scomparsa di Gessica. Secondo il fratello Enzo l’ultimo avvistamento di quel maledetto pomeriggio del 12 agosto risalirebbe intorno alle ore 19.
In ultimo anche la pista del traffico di droga tra il Belgio (Liegi) e Favara è stata tenuta in considerazione in una vicenda che al momento, vede nel registro degli indagati, solo Filippo Russotto, ex compagno di Gessica.
Per i lettori di EmmeReports l’intervista alla mamma di Gessica Lattuca, Giuseppina Caramanno, dopo i rilievi effettuati dal RIS di Messina che inizieranno a dare i primi risultati tra meno di 30 giorni.
di Vanessa Miceli – EmmeReports