Persone normali, ma che si sono distinte per l’impegno quotidiano nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Trentasei cittadine e i cittadini che, anche quest’anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha premiato con l’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana. Tra loro due palermitani, Nicoletta Cosentino e Rachid Berradi.
L’abbiamo incontrata nel suo laboratorio, dove, come ci ha detto, ha continuato a lavorare, nonostante sia stata sommersa da richieste di interviste, ma anche dimostrazioni di stima e affetto.
Nicoletta Cosentino ha aperto la sua attività “Cuoche Combattenti” a settembre 2019, un’’idea nata però nel 2017 che, con tanta fatica e col sostegno di tanti a Palermo, sia singoli, che associazioni, riesce a realizzare grazie, anche, al centro antiviolenza Le Onde Onlus, che gli garantisce l’accesso a un accompagnamento all’auto impresa, insieme a Next Nuove Energie per il Territorio, e a un finanziamento dalla Banca Etica.
“Il progetto nasce dal mio percorso al centro antiviolenza, dove ho acquisito una serie di consapevolezze, soprattutto, sulla violenza psicologica, quella più invisibile ma più difficile da identificare e da percepire” ha spiegato Nicoletta.
“È nata in me l’esigenza di divulgare, di comunicare a tutte le altre donne che si trovano nella mia stessa situazione, che tante volte non vediamo gli abusi e non ci percepiamo vittime e caliamo in una spirale di abusi sempre peggiori.
Soprattutto mi urge di dire alle donne, che è possibile uscirne, chiedendo aiuto al centro antiviolenza, dove ti aiutano e ti accompagnano verso una nuova vita, che è quello che hanno fatto con me e che io, adesso, cerco di restituire alle altre donne, offrendo, con questo laboratorio, l’opportunità di tirocini formativi di inserimento lavorativo. Cerco di offrire dei progetti di vita reali alle donne che sono seguite dal centro antiviolenza, ma anche da altre associazioni, che si occupano di fragilità di alcune donne che hanno iniziato un percorso di fuoriuscita dalla violenza”.
Nicoletta ha spiegato quanto sia importante trovarsi un lavoro e quindi riacquisire una certa autostima che, purtroppo, la violenza psicologica lavora per distruggere.
“È importante avere un’occasione per ritrovarsi e scoprire che si può riuscire nella vita, nonostante quello che c’è stato detto per anni e poi avere un’autonomia economica, seppur minima, offre l’opportunità di cominciare a programmare e risognare la propria vita. Spero che questo progetto possa crescere sempre di più, perché possa dare una chance a tutte le donne che ne hanno bisogno”. ” ha affermato la proprietaria di “Cuoche Combattenti”.
Nato a Meknes, in Marocco, ma palermitano di adozione da quando aveva 10 anni, Rachid Berradi, è cittadino italiano, già in forza al gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato e attualmente appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri, in servizio presso il Comando Provinciale di Palermo. Protagonista dell’atletica leggera italiana, mezzofondista, campione europeo nei 10.000 metri e finalista alle olimpiadi di Sydney.
“Non me la sarei mai sognata una cosa del genere, non te lo aspetti. Quando ho ricevuto la telefonata pensavo che fosse veramente uno scherzo! È un momento per me è molto importante, ma, soprattutto, molto emozionante. Il 28 dicembre alle ore 15:11 ho ricevuto una telefonata da parte del Quirinale, dove mi dicevano che il Presidente della Repubblica mi aveva nominato Cavaliere della Repubblica per l’impegno nel sociale, attraverso lo sport” ha affermato Rachid.
“Devo dire che dal 28 dicembre, sono stato travolto da questa Tsunami di emozioni e di felicità, perché per me è un riconoscimento che mi dà stimoli per fare ancora di più e farlo con responsabilità. Adesso mi sto godendo questo riconoscimento che in qualche modo rappresenta un po’ tutte quelle le persone che si impegnano nel terzo settore, nel sociale, quotidianamente e, soprattutto, bisogna fare le cose molto in silenzio e con continuità” ha aggiunto Rachid.
“La mia attività è molto semplice, cerco di andare in contesti come il quartiere Zen o altre periferie di Palermo, dove grazie anche al CONI, porto la cultura sportiva, anche fuori dei campi. Individuo degli spazi, che possono essere anche le strutture sportive delle scuole o altri spazi dove i ragazzi, in qualche modo possono fare sport” ha spiegato Rachid.
“Sono convinto che lo sport sia un diritto per i bambini, come lo è il diritto al gioco. Lo sport in alcuni quartieri può essere una forma di riscatto, che permette di arrivare lontano, come con la musica o il teatro. Cerchiamo di far vedere ai ragazzi che c’è altro. Se noi in qualche modo arriviamo nelle periferia, facciamo vedere che anche dove vivono si può fare dello sport. Poi, piano piano, cerchiamo di tirarli fuori dal contesto del quartiere, per portarli anche negli stadi, un obiettivo che ci da sicuramente una bella soddisfazione, perché vediamo la felicità dei bambini” ha affermato Rachid spiegando quanto questo riconoscimento sia per lui uno stimolo per fare ancora di più e con ancora maggiore responsabilità.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports