Sono scesi in piazza a Palermo gli operatori del settore dello spettacolo per accendere i riflettori su un comparto “falcidiato dalla crisi pandemica e dai pochi aiuti che sono arrivati dal governo”.
Circa 200 lavoratori e lavoratrici si sono radunati davanti alla sede del governo regionale, a piazza Indipendenza, sotto le bandiere della Fedas, l’organizzazione che a livello regionale ingloba tutte le imprese che operano professionalmente nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento.
“E’ giunta l’ora di avere un riconoscimento dalle istituzioni per quello che siamo e cosa facciamo attraverso questa manifestazione vogliamo denunciare a viva voce che non abbiamo più forza di far sopravvivere le aziende che con sacrificio e dedizione abbiamo costruito e mantenuto in piedi. Molti di noi non riescono più a pagare gli affitti, non sappiamo come aiutare le famiglie dei nostri dipendenti e tantomeno quelle nostre. Non riusciamo a pagare più i nostri fornitori, siamo arrivati a mettere in vendita pure le nostre attrezzature per poter sopperire ai beni di prima necessita e sopravvivenza” ha affermato il presidente di Fedas Regione Sicilia, Roberto Fontana.
Il settore è arrivato ormai allo stremo e sono tanti operatori a chiedere maggiore attenzione da parte del governo nazionale e regionale.
Una rappresentanza di Dj ha sottolineato come, nonostante il rispetto delle norme di sicurezza inizialmente adottate, si è presto giunti alla chiusura totale dei locali e degli eventi. Una chiusura, con conseguente assenza di lavoro, che non è seguita però alla riduzione o riprogrammazione delle tasse annuali versate, come quella prevista dall’abbonamento SIAE.
Presente il capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, Igor Gelarda che ha ricordato come il suo partito, insieme ad altri esponenti del centrodestra del governo regionale, è stato tra i primi firmatari di un ordine del giorno che impegna il governo regionale ad intervenire con gli ammortizzatori sociali per i lavoratori di questa categoria.
Anche i lavoratori e le lavoratrici di Slang USB ( Sindacato Lavoratori Autonomi di Nuova Generazione) hanno partecipato al presidio indetto dagli operatori dello spettacolo a Piazza Indipendenza per richiedere maggiore attenzione al loro settore, tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi economica.
Tantissime adesioni da attori e personaggi noti dello spettacolo in Sicilia, tra cui: Mauriziotto DJ, Toti e Totino, Stefano Piazza, Lello Sanfilippo ed Ernesto Maria Ponte.
“Lo Stato e la Regione hanno messo tanti fondi in gioco per aiutare il comparto come teatri pubblici e privati, organizzatori, associazioni forse pensando di aiutare anche l’indotto, ma così non è stato. Non è stato per le aziende ma non è stato neanche per i tecnici, i free lance, gli attori, i ballerini, i musicisti e tutti quei lavoratori che regolarmente pagano le tasse e fanno parte di un’unica famiglia” ha concluso Roberto Fontana.
Tra le richieste avanzate dalla Fedas ricordiamo il contributo a fondo perduto pari al 50% per le aziende che noleggiano attrezzature tecniche e tecnologiche che vanno incontro a problemi di obsolescenza; sostegno totale per il pagamento degli affitti degli immobili in uso alle aziende, sulle utenze, sulle polizze assicurative, sulle tasse di circolazione e tasse governative, sui trasporti fino a marzo 2022; contributo a fondo perduto relativa al calo di fatturato e quindi sui mancati incassi come fatto con il decreto ristori regionale.
di Antonio Melita – EmmeReports