A Palermo, Catania e Siracusa si terranno domani le assemblee unitarie per dire basta alle stragi sul lavoro e per chiedere un patto per la salute e la sicurezza, che coinvolga, sindacati, imprese, istituzioni ed enti preposti alla tutela della sicurezza.
A Palermo, dalle 9,30 alle 12,30, all’interno del porto nei pressi del molo trapezoidale (davanti il nuovo terminal aliscafi) si alterneranno sul palco diversi lavoratori rappresentanti di categorie, delegati e rappresentanti per la sicurezza, che chiederanno maggiore tutela della salute nei luoghi di lavoro. Fra gli interventi dei delegati quelli dei settori: edile, commercio, atipici, vigili del fuoco, portuale, industrie comparto elettrico e telecomunicazioni.
Per la CGIL Palermo sarà presente Francesco Piastra, per la UIL Sicilia il segretario generale Claudio Barone e a concludere sarà per la CISL nazionale il segretario confederale Angelo Colombini.
CGIL, CISL e UIL chiedono una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio tra governo e parti sociali per contrastare quella che è ormai un’emergenza nazionale. Fra i punti essenziali delle richieste sindacali unitarie: la contrattazione nei luoghi di lavoro per incidere sull’organizzazione del lavoro con impatto sulla salute e sicurezza; la qualificazione delle imprese, la formazione, il rafforzamento della rappresentanza sindacali, maggiori ispezioni nei luoghi di lavoro, l’innovazione e ammodernamento tecnologico insieme ai dispositivi di sicurezza e la scuola con l’inserimento della materia della salute e sicurezza sul lavoro.
A Catania l’appuntamento è alle 9.30 a piazza Università e a Priolo (Sr) alle 8.30 nel piazzale mensa ovest.
Alle assemblee parteciperanno tra gli altri i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL, Alfio Mannino ( a Priolo), Sebastiano Cappuccio (a Catania), Claudio Barone (a Palermo) e nazionali dei tre sindacati, Roberto Ghiselli, segretario nazionale CGIL (a Catania), Paolo Pirani, segretario nazionale Uiltec (a Siracusa) e Angelo Colombini, segretario nazionale CISL (a Palermo).
di Antonio Melita – EmmeReports