Il militare più alto in grado della NATO, capo uscente del Comitato militare dell’Alleanza Sir Stuart Peach si è detto “scioccato” dalla progressione dell’armamento cinese degli ultimi tempi.
“E’ abbastanza scioccante vedere con quanta rapidità la Cina ha costruito le sue navi, quanto abbia ammodernato la sua forza aerea, quanto abbia investito in gestione cyber e in altre tecnologie dell’informatiche, a partire dal riconoscimento facciale”, ha detto Peach. “Io credo che sia molto importante mantenere gli occhi aperti su questo. Cosa fareste se foste leader di una Cina dotata di un’ampia e moderna forza militare? La dispieghereste, la manderesti in giro?”, ha continuato. Peach, che ha lasciato il suo incarico dopo tre anni, chiarendo che c’è ancora del “lavoro da fare” per avere una compatta valutazione da parte dei membri della NATO, su come considerare questo rapido sviluppo della difesa cinese.
Intanto torna a crescere la tensione al confine tra la Cina e l’India. Secondo quanto ha comunicato il Ministero della Difesa cinese, quest’anno l’Esercito del Popolo ha condotto cento esercitazioni nella regione. Il portavoce Ren Guoqiang ha sottolineato, in particolare, le esercitazioni condotte ad alta quota e quelle con droni per rafforzare le “capacità di combattimento in contesti estremamente freddi e con ambienti ostili”. Alle unità militari, si sono unite anche milizie nelle esercitazioni.
Il giornale indiano The Hindu ha recentemente scritto che i cinesi stanno addestrando le nuove milizie di tibetani, istituite da pochi mesi, vicino a Pagong Tso, il luogo dove lo scorso anno soldati cinesi e indiani si sono scontrati con decine di vittime. Tra gli eserciti di Cina e India c’è ancora uno stato d’allerta. Circa centomila soldati restano sui due lati della cosiddetta Linea di controllo attuale, che funge da confine de facto tra i due giganti asiatici, che sono entrambi dotati dell’arma nucleare.
Di Lorenzo Peluso – EmmeReports
Photo by Carlos De Souza