Martedì sera il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, alla presenza delle Autorità Militari e Civili di Palermo, e accompagnato dalla giornalista Elvira Terranova, ha inaugurato, all’interno della Caserma Ruggero Settimo di Palermo, il Polo Informativo, Espositivo e Culturale dell’Esercito.
“Questa iniziativa consentirà alla cittadinanza di Palermo, ai giovani e alle scuole, di entrare in contatto con l’Esercito, che a sua volta è stato in contatto con la popolazione in questi anni” ha dichiarato il Generale Scardino. Un luogo d’incontro, dunque, tra militari e cittadinanza, ad iniziare da un punto informazioni finalizzato alla promozione delle opportunità professionali e formative disponibili in Forza Armata, a favore dei giovani palermitani. “Abbiamo pensato ai servizi che potevamo rendere ai giovani che, ad esempio, vogliono avere informazioni sui reclutamenti, quindi inauguriamo questo polo informativo, che sarà sempre aperto al pubblico, al quale ragazze e ragazzi, potranno accedere per chiedere informazioni sull’Esercito” ha spiegato il Comandante dell’Esercito in Sicilia.
L’infopoint della Caserma Ruggero Settimo potrà fornire certificati e documenti a chi ha prestato il servizio di leva, oppure potrà essere un punto di riferimento importante, per le famiglie dei militari che arrivano a Palermo e necessitano un supporto per trovare velocemente un medico di base o un asilo per i bambini, come ogni tipo di supporto logistico, per rendere più agevole il trasferimento a Palermo.
Una novità assoluta, soprattutto in una città che non si distingue per la “cultura militare”, è il Polo Espositivo che raccoglie cimeli militari dal Risorgimento, alle due Guerre Mondiali.
“Apriamo le porte alla nostra storia, partendo dal Risorgimento, sino ai giorni nostri” ha affermato il Generale Scardino. “I giovani potranno ripercorrere la storia dell’Esercito Italiano, all’interno di saloni che sono frutto di una valorizzazione di vecchi locali ma, soprattutto, potranno accedere a delle opere sconosciute, che sono state casualmente ritrovate in questo Antico Chiostro, trasformato alla fine del 1800, dove troviamo delle opere d’arte bellissime, come una antica cisterna del 1300 o degli affreschi monumentali di fine 500 e inizi del 600. Sono grandi opere artistiche che restituiamo idealmente alla fruizione della popolazione”.
Una bella iniziativa che, vuoi per anti-militarismo imperante, vuoi per chiusura da parte del Ministero della Difesa, avvicina la popolazione e i giovani al mondo militare.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports