Nell’ambito delle iniziative tese alla celebrazione del “100° anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto”, per rievocare lo storico viaggio della salma del soldato sconosciuto divenuto simbolo dei tanti caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il Comando Forze Operative Sud ha organizzato, nelle giornate del 26 e 27 ottobre 2021, una manifestazione sportiva/addestrativa non competitiva denominata “Una staffetta per il Milite Ignoto”.
Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le Nazioni che avevano partecipato al conflitto vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. In quest’ambito, l’Italia scelse una sola salma che rappresentasse il sacrificio di seicentomila compatrioti. Così, il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull’Altare della Patria e gli fu concessa la medaglia d’oro con la seguente motivazione: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria”.
A Palermo, l’evento è stato organizzato dal Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, con il pieno coinvolgimento dei reggimenti di stanza in città. Dopo la rituale cerimonia dell’alzabandiera sulle scalinate del Teatro Massimo, e i saluti delle autorità civili e militari presenti, è partita la staffetta “non competitiva” in direzione dei Quattro Canti.
L’evento, che avrà la durata di 24 ore, si svolgerà in contemporanea nelle città in cui hanno sede alcuni comandi e i reparti dipendenti dal COMFOP SUD ovvero Napoli, Capua, Caserta, Salerno, Battipaglia, Eboli, Cagliari, Sassari, Macomer, Capo Teulada, Palermo, Messina, Catania, Trapani, Bari, Foggia, Trani, Barletta, Lecce, Altamura, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Roma, Spoleto.
Alla staffetta partecipano i militari di ogni reparto, oltre a tesserati di ASD e simpatizzanti, con frazioni di mezz’ora ciascuno.
di Antonio Melita – EmmeReports