I due soci dell’Addaura Wave, locale di cui oggi restano soltanto rifiuti, sono stati indagati dopo i controlli effettuati dalla Polizia di Stato. L’Amministratore Unico, socio al 50% e l’altro socio per la restante quota, dovranno rispondere di illeciti ambientali, rovina di manufatti, discarica non autorizzata, nonché dell’inosservanza di un provvedimento dell’Autorità Amministrativa.
La ditta che aveva in concessione l’area demaniale marittima dove sorgeva l’Addaura Wave, sul lungomare Cristoforo Colombo, già nel giugno del 2017 era stata oggetto di controlli congiunti dell’Arpa e della Siae, da cui erano emersee carenze strutturali.
Tra queste un’area abusiva, adibita a deposito di alimenti e bevande. Dai controlli era anche risultata la presenza di lavoratori “in nero”. Nel 2018, in seguito ad alcune denunce pervenute dai residenti, il locale era stato chiuso per cinque giorni per mancato rispetto di un’ordinanza sindacale che, allora, prevedeva la sospensione della musica a mezzanotte.
L’anno successivo, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente riscontrando un utilizzo dell’area demaniale non conforme alle prescrizioni della concessione, iniziato un procedimento per la decadenza della stessa. Sulla base di accertamenti e controlli, riferiti dalla Questura di Palermo, infatti, era emerso che la ditta aveva “ripetutamente esercitato attività non autorizzate”
Nel 2020 la concessione demaniale decade e l’attività chiude definitivamente. Da quel momento è iniziato un costante e graduale abbandono. Il 9 settembre dell’anno in corso, viene effettuato un sopralluogo del personale appartenente al Commissariato di P.S. “Mondello” e della locale Guardia Costiera.
Devastante la visione del luogo, in totale degrado per la presenza di detriti e rottami che deturpano uno dei tratti costieri più suggestivi del litorale palermitano. La società gerente non ha mai dato esecuzione interamente allo sgombero dell’area e al suo ripristino dopo la decadenza della concessione.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa sembra avere respinto l’appello cautelare con il quale la società Wave s.r.l. aveva impugnato il provvedimento di decadenza del titolo concessorio. Dovrà quindi, a proprie spese, provvedere a sgomberare l’area occupata abusivamente.
Quel luogo, ormai coperto da rifiuti di ogni genere, è diventato una discarica a cielo aperto. Quello che resta delle strutture un tempo adibite a spogliatoi, servizi igienici e chioschi bar, oggi totalmente in rovina, e ciò che si trova ancora sull’area in questione è stato sottoposto a sequestro probatorio.
Di Redazione – EmmeReports