Il Rave Party organizzato da un gruppo di giovani a Torretta, un comune in provincia di Palermo, è stato interrotto dall’intervento della Polizia di Stato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. All’evento non autorizzato, 150 partecipanti.
La segnalazione alla Polizia di Stato è arrivata attraverso l’applicazione “Youpol”, lo scorso week end, nella quale veniva comunicata la possibilità che il Rave Party potesse svolgersi, nelle province di Catania e/o Trapani. Ma nelle ore successive, in base a ulteriori informazioni acquisite, iniziava a delinearsi la possibilità che tale evento potesse, invece, realizzarsi nelle campagne palermitane.
Pertanto, il Questore della Provincia di Palermo dr. Leopoldo Laricchia ha disposto, nella notte tra sabato e domenica, dei controlli preventivi. Grazie a quest’ultimi, nel territorio di Marineo e ad opera dei Carabinieri dell’omonima Stazione, è stato possibile identificare 8 persone, di cui alcuni provenienti dalle province di Catania e Caltanissetta. Tutti i soggetti sono stati sorpresi a effettuare un trasbordo di casse acustiche e luci stroboscopiche da un garage di uno di essi, a due furgoni.
Gli agenti della Digos di Palermo, nel frangente allertati, hanno iniziato una serie di pedinamenti che, parallelamente alle attività investigative, hanno condotto al comune di Torretta, nei pressi della contrada “Pizzo Manolfo”, un’area molto impervia. Qui, con il supporto di un elicottero del IV Reparto Volo della Polizia di Stato, è stato possibile individuare, su un fondo del demanio regionale, circa 150 persone riunite in un Rave Party, nonchè numerosi automezzi.
Polizia e Carabinieri sono quindi intervenuti per far sgomberare l’area occupata abusivamente e identificare i presenti intenti a ballare e a consumare alcolici. Tutti giovani provenienti dalle province di Catania, Caltanissetta e Palermo. Nel corso dell’intervento, sono state sequestrate 10 casse acustiche, strumentazione per l’ampificazione, una pedana contenente cavi elettrici e altro materiale utilizzato per l’organizzazione dell’evento abusivo. Sequestrato anche un quantitativo superalcolici che venivano venduti, in loco, sotto un gazebo.
Non è stato possibile identificare tutti i partecipanti, poiché molti senza documenti di riconoscimento. Due i soggetti indagati in stato di libertà due soggetti. Uno, nato a Catania, per resistenza a Pubblico Ufficiale, poiché durante le operazioni di sequestro delle attrezzature utilizzate per il rave, tentava di impedire alle Forze dell’Ordine l’identificazione di altri partecipanti. L’altro, nato nella provincia di Messina, n.q. di organizzatore e promotore dell’evento.
L’intervento delle Forze dell’Ordine ha fatto sì che il Rave Party terminasse in poche ore, senza conseguenze e senza incidenti tra i partecipanti. Questi eventi autorganizzati sono, infatti, estremamente pericolosi per vari motivi, in quanto non vi è alcun controllo sull’idoneità dei luoghi, solitamente zone boschive o montane impervie, quindi di difficile raggiungimento anche da parte di mezzi di soccorso. Luoghi il più delle volte carenti di connessione telefonica e, inoltre, non vi è alcun rispetto del paesaggio e dell’habitat naturale.
Sono eventi che si protraggono per diversi giorni e in cui l’afflusso dei partecipanti aumenta progressivamente, rendendo così impossibile qualsiasi intervento di soccorso e di polizia. Giorni e giorni, all’insegna della sregolatezza in cui vengono consumate sostanze stupefacenti alcolici e superalcolici.Nel caso specifico ne erano presenti decine di litri, ma non vi era quasi nessuna presenza di alimenti. Ciò aumenta il rischio di malori.
L’area interessata è stata interamente sgomberata e lo stato dei luoghi è stato ripristinato. Ulteriori accertamenti sono in corso per la redazione di fogli di via a carico dei soggetti partecipanti all’evento e non residenti nella provincia di Palermo.
Di Redazione – EmmeReports