In merito ai numerosi recenti episodi di cronaca, riguardanti interventi di chirurgia estetica, effettuati da personale non qualificato che, per soli fini di lucro, eseguono pratiche riservate esclusivamente ai medici, sottovalutando così le gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica della corretta erogazioni delle prestazioni di chirurgia estetica.
I controlli sono stati svolti al fine di verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni e la presenza di qualifiche professionali. Una particolare attenzione è stata rivolta all’applicazione di filler, impianti cutanei e altre procedure, tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP, plasma ricco di piastrine, per la biorivitalizzazione della pelle. Tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.
Le strutture ispezionate sono, complessivamente, 793 tra centri e studi medici estetici, rilevando 110 obiettivi non conformi che hanno comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 33 titolari e operatori, nonché la contestazione di sanzioni amministrative per € 187.000. I Carabinieri dei NAS hanno eseguito il sequestro/sospensione di 8 centri estetici e 3 studi medici/poliambulatori, poiché abusivi e/o privi dei requisiti minimi per il funzionamento.
Sequestrati 2 apparecchi elettromedicali e, presso studi di medicina estetica, 5 dispositivi per la centrifugazione del siero ematico poiché non autorizzati e/o utilizzati da personale privo di adeguata formazione, nonché 79 confezioni di medicinali e oltre 500 dispositivi medici tra garze, siringhe, aghi sterili per tatuaggi etc., scaduti di validità e/o illecitamente detenuti.
Sono stati accertati, altresì, 4 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica e a irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci scaduti, nonché alla ricettazione di quelli ad uso ospedaliero ed alla falsificazione di attestati professionali.
Contestate, inoltre, ulteriori 86 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali connesse alla mancata applicazione di Leggi Regionali e della normativa inerente l’attività di estetista. Le attività di controllo sono state estese anche al web, al fine di verificare l’offerta in vendita e/o la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della medicina estetica.
L’attività di monitoraggio on-line, ha condotto alll’oscuramento di 8 siti web, tutti risultati ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia. Centri che promuovevano, a fini estetici per trattamenti anti-aging, medicinali a base di tossina botulinica soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili in farmacia da parte di farmacista abilitato e utilizzabili solo sotto controllo di personale sanitario. Dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea, cosiddetti filler, a base di acido ialuronico, risultati peraltro sospesi dal Ministero della Salute, anch’essi devoluti all’esclusivo impiego da parte di sanitari per il riempimento e la ricostruzione del seno e/o dei glutei. E, infine, prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.
Le operazioni hanno interessato Palermo, Catania, Pescara, Latina, Sassari, Perugia, Treviso, Taranto, Parma, Caserta, Torino, Milano, Lecce, Cremona e Roma. Centri in cui le prestazioni effettuate relative alla “medicina estetica, sono state chiuse poiché prive delle prescritte autorizzazioni sanitarie e/o risultati carenti dei requisiti tecnologici obbligatori per legge.
Oltre al sequestro dei locali, in taluni casi dotati anche di sale operatorie e post operatorie in cui sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie, sono state sequestrate anche le attrezzature e ingenti quantitativi di cosmetici, farmaci e aghi. Deferiti in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria, i titolari di alcuni centri e i medici che vi prestavano servizio.
Di Redazione – EmmeReports