Mercoledì 13 ottobre alle ore 19:30, presso l’Accademia del buffo fondata da Bibi Bianca, nella sede di Via Mura di San Vito nr 10, si terrà uno stage gratuito. Si potranno studiare dizione, recitazione, cabaret, performance body art. Persino la lingua siciliana. Tra i docenti, i migliori che il panorama teatrale palermitano possa vantare. Da Stefania Blandeburgo a Bibi Bianca, passando per Daniela Lo Cascio, Roberto Mannino e Giorgio Barone. Quella palermitana è la prima Accademia di Teatro Buffo d’Italia. Un teatro antico dai ritmi veloci realizzato in chiave moderna, senza pause né per gli attori né per il pubblico, che in sala verrà travolto da un vortice di battute, dialoghi, scene, storie, beffe e lazzi.
Da Plauto e Terenzio a Ludovico Ariosto. Nella storia dello sviluppo dell’opera lirica, la buffa si contrappone all’opera seria, costoso intrattenimento per sovrani e nobili, perché vanta l’obiettivo di trasformare l’opera in un genere in cui la gente comune possa notare una propria somiglianza con i personaggi e immedesimarsi. Prima con i tentativi di comico, poi con la giulleria, il teatro buffo consisteva spesso in scene di breve durata eseguite negli intervalli dell’opera seria. Ma a tracciarne la vera definizione saranno le commedie di Bibbiena, Machiavelli e Ruzante. Il teatro buffo raggiungerà infatti il suo massimo splendore nell’epoca rinascimentale con la Mandragola di Machiavelli, capolavoro del teatro cinquecentesco.
Già autore e attore, Bibi Bianca scopre il Teatro Buffo nel 1996 e ne rimane affascinato. Documentandosi sulle favole raccolte dal Pitrè, Opera Buffa e Storie di Cavalieri Filtri e Amori, scrive quindi il Decamerone Siciliano. Poi, sotto forma di fiction, la trasposizione degli spettacoli su un circuito regionale di emittenti private e le parodie a puntate di L’Armata Biancaleone, I Promessi Sposi e I Tre Moschettieri. Nel 2012, in Brasile, il suo primo laboratorio di buffo. Con una compagnia di attori porterà in scena, al Teatro Riedi di Palotina, i racconti siciliani in lingua portoghese.
Da un’idea di Bibi Bianca l’opera buffa sbarca a Palermo nel cuore del Capo. Ragazzi e adulti studieranno per imparare una tradizione di immagini, burle, versi e ballate. Tra i corsi, quello di cabaret con Roberto Mannino, performance body art con Daniela Lo Cascio, lingua siciliana scritta e parlata con Giorgio Barone, dizione con Stefania Blandeburgo e recitazione con Bibi Bianca.
Di Redazione – EmmeReports