Afghanistan
La International Security Assistance Force (ISAF) è stata una missione della NATO in Afghanistan, autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con il compito di assistere le istituzioni politiche provvisorie afgane a mantenere un ambiente sicuro, nel quadro degli Accordi di Bonn del 5 dicembre 2001.
Nell’ambito del Regional Command-West (RC-W) e dall’Air Component Element di ISAF (International Security Assistance Force) il 1° giugno 2007 è stata costituita la Joint Air Task Force (JATF), componente aerea nazionale della presenza italiana ad Herat. Tra i compiti della JATF quello di garantire mediante tasks assegnati in ambito ITAS (Intra Theatre Airlift Sustainment) l’afflusso di personale, mezzi e materiali ai contingenti della Coalizione e quello di garantire capacità ISTAR (Intelligence, Surveillance, Taget Acquisition, Reconnaisance) atte ad integrare l’Aerial Surveillance Capability e così concorrere nella definizione della Situation Awareness di teatro. Un altro compito di JATF è stato quello di garantire capacità di attacco Aria-Suolo di precisione contro obiettivi fissi (Deliberate strike) e di supporto ravvicinato alle forze terrestri (CAS (Close Air Support)/ECAS (Emergency CAS).
La Task Force Fenice in Afghanistan ha svolto missioni Combat (CBT), Combat Support (CS) e Combat Service Support (CSS) in tutta l’Aerea di Responsabilità (AOR). Tra i suoi compiti anche quello di poter schierare una forza mobile, deterrente e sostenibile, fino a medio raggio, in tempi ridotti (assetti in QRA – Quick Reaction Alert) con elicotteri A-129 ed elicotteri CH-47 con, inoltre, un plotone di fanteria in QRF (Quick Reaction Force), in grado di intervenire in tempi ridotti, sia di giorno che di notte.
In Afghanistan gli Operatori della Task Force Victor hanno svolto una preziosa attività informativa a favore del contingente del Regional Command West e delle forze afghane.
In Afghanistan, gli Improvised Explosive Device (IED) hanno rappresentato la principale minaccia per i convogli ISAF e RS. Con le missioni Combined Arms Route Clearance Operations (CARCO), i contingenti nazionali hanno potuto operare con una relativa sicurezza.
In Afghanistan, i militari italiani hanno svolto pattugliamenti congiunti con le forze afghane, hanno scortato personale civile durante corsi di addestramento e garantita la cornice di sicurezza alla popolazione di Herat.
Il 1° gennaio 2015 è stata avviata la nuova missione a guida NATO Resolute Support (RS), incentrata sull’addestramento, consulenza ed assistenza in favore delle Forze Armate (Afghan National Security Forces – ANSF) e le Istituzioni afgane.