“La preoccupazione tra gli imprenditori ha ormai raggiunto livelli molto alti e c’è il rischio di tensioni sociali. Lunedì 12 aprile la giunta sarà al fianco degli associati del settore Immagine e benessere che hanno deciso di scendere in piazza davanti alla Regione per manifestare e non si escludono altre iniziative di protesta nei prossimi giorni” si legge nel documento votato dalla Confesercenti Palermo che, dopo l’ordinanza che impone la zona rossa in Palermo e provincia, sostiene che non sia più rinviabile aprire un tavolo di confronto “se si vogliono evitare conseguenze economiche e sociali devastanti”.
“Riteniamo necessario che il prefetto di Palermo convochi i rappresentanti delle Istituzioni e delle parti sociali per fare chiarezza sullo stato dell’emergenza. Lunedì stesso scriveremo a tal fine a sua eccellenza il Prefetto di Palermo e invitiamo le altre associazioni di categoria e i sindacati ad unirsi al nostro appello perché senza un nuovo Patto Sociale e senza un’operazione verità sui numeri della pandemia a Palermo, la tenuta sociale è a rischio” continua la Confesercenti Palermo che ha identificato nei seguenti punti fondamentali il confronto che può portare ad un nuovo percorso condiviso con tutti gli attori in campo: chiarezza sui numeri, accelerazione del piano vaccini, ristori immediati e previsione di un “anno bianco” per i tributi comunali, piano delle riaperture grazie alla definizione di nuovi protocolli di sicurezza che possano consentire il riavvio delle attività, controlli per fare rispettare le norme di contenimento del contagio e ridefinizione del piano trasporti urbani per evitare sovraffollamenti.
“Non può esserci spazio in questo momento per giochi politici e per decisioni calate dall’alto. Tanti punti in questa vicenda restano poco chiari: dai motivi che hanno indotto il presidente della Regione a decidere di estendere a tutta la provincia di Palermo la zona rossa quando solo 17 comuni avevano superato il livello di guardia, al perché non si sia aspettato di conoscere i nuovi numeri dei contagi in città prima di prolungare la durata della zona rossa anche qui” conclude la Giunta Confesercenti Palermo che contesta la mancata concertazione delle scelte e il continuo balletto sui numeri dei contagi e dei morti che “minano nelle fondamenta la fiducia che i cittadini e le imprese hanno sempre avuto nelle Istituzioni chiamate a governare la pandemia”.
di Antonio Melita – EmmeReports