Primo sciopero in smart working a Torino. A spegnere i computer e i telefoni, da “casa”, saranno i 160 dipendenti della Scai Finance di Torino, azienda informatica del gruppo Scai.
“I lavoratori di Scai Finance e le loro rappresentanze sindacali ritengono inaccettabile l’atteggiamento dimostrato dall’azienda durante l’avvio della Cassa Integrazione per COVID-19” – scrivono nel loro comunicato sindacale i delegati di Fiom e Filcams Cgil presenti nell’azienda.
![smart working CGIL](https://emmereports.it/wp-content/uploads/2020/04/CGIL_pensioni12.jpg)
Il motivo dello sciopero la discriminazione nei confronti di alcuni colleghi, visto che sul totale dei dipendenti solo 24 hanno potuto accedere alla cassa integrazione.
“È incomprensibile – proseguono i delegati sindacali – l’attivazione della Cassa Integrazione per un numero così esiguo di persone, 24 su 160, che comporta una riduzione dei costi ridicola rispetto a quanto si sarebbe potuto ottenere con l’applicazione dell’ammortizzatore sociale su un numero decisamente più elevato di colleghi, con minima riduzione dell’orario di lavoro e minima perdita di salario”.
Inoltre ai 24 dipendenti l’azienda in smart working ha negato l’anticipo di quanto corrisponderà l’Inps e l’integrazione al salario di chi rimarrà a casa.
La trattativa sindacale, che ha portato a indire 4 ore di sciopero, si è svolta completamente attraverso strumenti informatici.
di Redazione – EmmeReports