I Carabinieri della Compagnia di San Lorenzo e i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura hanno arrestato tre persone al Cep per detenzione di armi, droga e macellazione clandestina.
I fatti contestati si sono svolti, in due episodi distinti, nell’arco di una settimana quando nel corso di una perquisizione una 52enne palermitana ha cercato di disfarsi di una pistola (avvolta in un sacchetto di plastica) gettandola nella vegetazione circostante.
La pistola era una semiautomatica “beretta” calibro 7.65, con matricola abrasa, completa di caricatore, 13 cartucce ed un silenziatore, il tutto prontamente sequestrato dai Carabinieri che hanno arrestato la donna, con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni, possesso di arma clandestina e ricettazione.

Durante lo stesso controllo i Carabinieri Forestali hanno poi denunciato il marito della donna, per il reato di macellazione abusiva di animali, avendo trovato all’interno di un congelatore 70 chili di carne abbattuta illegalmente.
Dalle successive indagini è risultato che l’uomo allevava clandestinamente quindici suini e deteneva due cavalli privi di codice stalla e sette cani privi di microchip.
Due giorni dopo, a seguito di un’ulteriore perquisizione a casa dei coniugi, i Carabinieri hanno scoperto, all’interno di un passaggio, posto sotto un’area adibita a porcilaia, una serra artigianale con 127 piante di marijuana, curate da un 50enne palermitano.
La piantagione era attrezzata con materiale fertilizzante, lampade alogene e impianti di condizionamento, allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica.
I due uomini sono stati arrestati, insieme alla donna, con l’accusa di coltivazione e detenzione illecita di stupefacenti e denunciati per furto aggravato di energia elettrica e macellazione abusiva di animali.
Gli arresti sono stati tutti convalidati e l’autorità giudiziaria ha disposto per i coniugi la misura cautelare degli arresti domiciliari e per il complice, la misura cautelare del divieto di allontanamento dal Comune di Palermo.
Infine, lo scorso 6 maggio i Carabinieri, durante un’altra ispezione a casa dei coniugi hanno rinvenuto un fucile ad aria compressa Diana mod. 35, non di libera vendita, privo di punzonatura, matricola ed altri segni identificativi.

di Redazione – EmmeReports