L’operazione della Guardia di Finanza “Mani in Pasta” ha portato all’arresto di 91 persone a Palermo per mafia, appartenenti ai clan palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella, e al sequestro di un vasto patrimonio immobiliare e mobiliare del valore di circa 15 milioni di euro.
“L’operazione ha riguardato principalmente la famiglia mafiosa dell’Acquasanta. L’ordinanza di custodia cautelare contiene un’impressionante numero di attività illecite che denotano un controllo capillare del territorio da parte del clan: a parte il 416 bis, si va dal riciclaggio alle estorsioni, dallo spaccio di sostanze stupefacenti alle frodi sportive nell’ippica” ha affermato il Procuratore Francesco Lo Voi.
“Il clan era presente anche fuori dalla Sicilia, nello specifico in Lombardia, con attività di riciclaggio, compravendita di immobili con prestanome ed attività di lusso. Questa serie di reati è stata scoperta grazie a intercettazioni telefoniche, telematiche, attività di osservazioni e pedinamento, e attraverso la consultazione delle banche dati” ha continuato il Procuratore.
“Da segnalare anche l’alterazione della regolarità di alcune gare ippiche, su tutto il territorio nazionale, anche attraverso l’aiuto di fantini compiacenti”.
“Vi è un costante tentativo di investimento nelle attività lecite ma sulla base di un enorme disponibilità di denaro di provenienza illecita. Eseguito un imponente numero di sequestri: società commerciali, immobili, attività commerciali, conti correnti, autovetture, cavalli, motocicli. Le indagini non sono concluse” ha concluso il Procuratore Lo Voi.
Disposto il sequestro del patrimonio e del complesso aziendale di 22 attività economiche, tra cui centri scommesse, società attive nei settori della cantieristica navale. Produzione, commercializzazione e somministrazione di bevande e alimenti.
Disposto il sequestro preventivo di 13 cavalli da corsa, 8 immobili, vari mezzi di trasporto.
di Redazione – EmmeReports