Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha incontrato questo pomeriggio i vertici dell’INAIL.
Oggetto dell’incontro le responsabilità civili e penali delle aziende in caso di infortunio del lavoratore derivante da contagio Covid-19.
L’INAIL ha precisato che viste la molteplicità delle modalità del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare nei luoghi di lavoro è estremamente difficile configurare la responsabilità civile e penale dei datori di lavoro.
L’ammissione del lavoratore contagiato alle prestazioni assicurative Inail non assume, quindi, alcun rilievo né per sostenere l’accusa in sede penale, dove vale il principio della presunzione di innocenza e dell’onere della prova a carico del pubblico ministero, né in sede civile, perché ai fini del riconoscimento della responsabilità del datore di lavoro è sempre necessario l’accertamento della colpa nella determinazione dell’infortunio, come il mancato rispetto della normativa a tutela della salute e della sicurezza.
“Fondamentale per le aziende sarà il rispetto dei principi stabiliti dai protocolli di sicurezza stipulati da parti sociali e Governo. Proprio per fugare tutti i dubbi emersi in questi giorni, i tecnici del mio Ministero e dell’Istituto sono impegnati nell’elaborazione di un nuovo documento che fornisca più specifici chiarimenti su questo tema” ha affermato il Ministro Nunzia Catalfo.
di Redazione – EmmeReports