“Gestire con provvedimenti esclusivamente ideologici la Città di Palermo si ottiene solo la sua distruzione per come ogni cittadino può vedere girando per le vie della città” a scriverlo è Rete Sociale Attiva ed Enbilgen Sicilia a commento della graduatoria “Governance Poll 2020” de il Sole 24 Ore che vede il sindaco di Palermo ultimo come indice di gradimento.
“Da tempo abbiamo evidenziato una lunga serie di inadempienze nell’amministrazione cittadina e chiesto più volte un incontro con il Sindaco senza avere alcuna spiegazione e chiarimento su quanto visibilmente non funziona” continuano i delegati di Rete Sociale Attiva, Marzia Giacalone e Stefania Virga e Andrea Monteleone e Serena Giuliano rispettivamente presidente e delegato regionale di Enbilgen Sicilia.
Al centro della denuncia la “distruzione commerciale” di via Roma, la mancata realizzazione della nuova tangenziale, del raddoppio del ponte Corleone e dei sottopassi su via Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano e di Piazzale Giotto.
“Abbiamo sempre chiesto che si approvi una variante al piano commerciale del Centro Storico per permettere l’apertura di attività con grandi superfici incentivando quelle imprese votate al rispetto del territorio e dei loro prodotti ottenendo il duplice obiettivo di rimettere in moto l’economia di via Roma e di aiutare le imprese siciliane produttrici di prodotti a chilometro zero” propongono Rete Sociale Attiva ed Enbilgen Sicilia.
“Aspettiamo con preoccupazione che prima o poi i ponti di via Oreto ed il ponte Corleone cedano e ci auguriamo che non ci scappi il morto“ affermano in maniera provocatoria le due associazioni.
“Palermo, in quanto Capitale della quarta Regione per numero di abitanti, è una Città appetibile alle grandi aziende che vogliono investire nel nostro territorio ma invece di incentivare questi investimenti, per scelte ideologiche si dice sempre no: No ad Ikea, a Decathlon, alla metropolitana, al recupero delle aree ex industriali e all’Acquario che poteva diventare un polo di attrazione per tutto il sud Italia” continuano Rete Sociale Attiva ed Enbilgen Sicilia.
Le due associazioni non dimenticano, reputandola una “vergogna nazionale” la questione dell’abbandono dei cimiteri cittadini, tra tutti quello dei Rotoli, dove sono presenti centinaia di bare accatastate in attesa di una futura eventuale sepoltura.
“L’incapacità a gestire Palermo è distruttrice del tessuto sociale cittadino costringendo i nostri figli ad emigrare per cercare condizioni lavorative e dignità professionale in altre regioni e nazioni” concludono Rete Sociale Attiva ed Enbilgen Sicilia.
di Redazione – EmmeReports