“La Consulta per la Pace, la non violenza e i diritti umani e la Consulta delle culture non avevano nessun dubbio sull’incostituzionalità del decreto Sicurezza che impediva ai richiedenti asilo l’iscrizione anagrafica, in quanto il diritto alla residenza è un diritto inalienabile di chiunque vive sul nostro territorio per l’accesso ai servizi fondamentali” hanno affermato il portavoce della Consulta della Pace, Francesco Lo Cascio e il presidente della Consulta delle Culture, Ibrahima Kobena.
“Esprimiamo il nostro plauso al sindaco per aver personalmente firmato centinaia di iscrizioni anagrafiche al termine delle regolari procedure di verifica e controllo, sollevando così i funzionari comunali da responsabilità, ma anche da timori volgarmente alimentati da pezzi della politica nazionale e locale” continuano Lo Cascio e Kobena.
“Vogliamo, infine, richiamare l’attenzione delle istituzioni e dei politici sul voler affrontare il tema dell’immigrazione con un approccio collaborativo e cooperativo, e non difensivo, in quanto siamo convinti che le politiche sull’immigrazione non vadano trattate insieme ai temi legati alla sicurezza del territorio” concludono il portavoce della Consulta della Pace e il presidente della Consulta delle Culture.
di Redazione – EmmeReports