Commemorazione a Palermo per il 37° anniversario della strage in cui persero la vita Giudice Rocco Chinnici, i Carabinieri di scorta, Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.
Presenti le massime Autorità della Provincia e della Città di Palermo, i familiari delle vittime e numerose autorità civili e militari alla deposizione della corona di alloro in via Pipitone Federico.
In rappresentanza dell’Amministrazione era presente il sindaco Leoluca Orlando.
“Ancora una volta Palermo ricorda doverosamente la figura di Rocco Chinnici, simbolo di onestà e seme di primavera per una intera città. Una commemorazione in memoria di chi ha perso la vita in quella terribile strage che portò molti a paragonare Palermo a Beirut” ha affermato il sindaco Leoluca Orlando.
“Una commemorazione necessaria, anche per tenere alta la tensione perché la mafia non torni a governare Palermo, e Palermo non torni com’era la Beirut sconvolta dagli attentati. Chinnici è stato il primo ad intuire la straordinaria importanza del lavoro di squadra, del coordinamento e dell’organizzazione delle indagini per far fronte all’organizzazione e al coordinamento di Cosa Nostra”.
“Oggi, ricordiamo con l’identica commozione e gratitudine anche il sacrificio di Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, i due carabinieri della scorta, e di Stefano Li Sacchi, vittima innocente del primo vero atto di guerra urbana da parte della mafia. A tutti loro, ai loro familiari e colleghi, va il pensiero grato della città” ha concluso Orlando.
A seguire, nella chiesa di San Michele Arcangelo, in via Sciuti, è stata celebrata la Santa Messa.
Al termine della funzione sono intervenuti l’Avv. Giovanni Chinnici, il Procuratore Generale Roberto Scarpinato, il Presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca e il Generale Arturo Guarino, Comandante Provinciale dei Carabinieri.
La cerimonia si è conclusa con le parole dell’Europarlamentare Caterina Chinnici.
di Redazione – EmmeReports