“Di indecoroso c’è solo un ministro della Repubblica che insulta il Presidente della Regione Siciliana e un suo assessore. Provenzano chieda scusa a Musumeci, Samonà e a tutti i siciliani” ad affermarlo sono i vicesegretari regionali della Lega in Sicilia Francesco Di Giorgio e Fabio Cantarella commentando il post su Facebook scritto dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
Il Ministro per il Sud aveva scritto: “Il Presidente Musumeci ha il dovere di governare la Regione non di aprire scontri istituzionali con lo Stato. Di servire la Sicilia e i siciliani, non di servirsene per fornire argomenti alla bieca campagna elettorale di Salvini nelle altre Regioni. Se vorrà affrontare i problemi, invece di strumentalizzarli utilizzando gli ultimi per alimentare la sua polemica politica, troverà il Viminale in prima linea impegnato a gestire in sicurezza la difficile situazione di Lampedusa.
La precondizione è la serietà e il decoro istituzionale. Musumeci ha parlato di un Governo che vorrebbe aprire campi di concentramento: si informi con il suo assessore esperto di nazifascismo di cosa si tratta, e misuri le parole”.

Parole forti contro l’assessore Alberto Samonà, da parte del ministro Provenzano, che hanno provocato la reazione del capogruppo all’Ars per la Lega Sicilia per Salvini Premier, Antonio Catalfamo: “L’attacco su Facebook del Ministro Provenzano al Presidente Musumeci e all’Assessore ai Beni Culturali Samonà rappresenta un tipico esempio di leone da tastiera: ma ai siciliani non servono post su Facebook ma posti dove ricollocare i migranti”.
“Se il giovane Ministro del governo Conte avesse impiegato la stessa energia per provvedere al problema degli sbarchi tra fughe, contagi e incidenti negli hotspot siciliani, forse oggi non staremmo qui a parlare di ordinanze regionali illegittime” ha concluso Catalfamo.
Nel pomeriggio la Caritas Diocesana di Palermo, con l’Ufficio Migrantes, aveva espresso forte preoccupazione e fermo dissenso nei confronti dell’Ordinanza firmata da Nello Musumeci.
L’Ufficio Migrantes contestava la visione “discriminatoria” dei provvedimenti che, nel contrasto alla diffusione del Covid19, vedeva una differenza di trattamento tra migranti e turisti.
Non sono dello stesso avviso i vicesegretari siciliani del partito di Salvini che ricordano come “le condizioni dei migranti negli hotspot siciliani sono scandalose e incivili ma probabilmente dalla sua comoda poltrona romana dove è stato catapultato il ministro Provenzano non se ne rende conto”.
di Redazione – EmmeReports