“Mentre la Sicilia brucia da Trapani a Messina, passando per lo Zingaro, Altofonte, Selinunte e altre zone, i Canadair della Protezione Civile devono tornare a Ciampino per rifornirsi di carburante e cambiare equipaggio?!” a domandarlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando nelle ore successive all’emergenza incendi in Sicilia.

“Come è possibile che in un periodo come questo di continua emergenza incendi non ci siano Canadair stanziati negli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania e che si perdano ore (oltre che sprecare soldi) per fare rifornimento a Roma?” lo chiede Leoluca Orlando, anche in qualità di Presidente ANCI Sicilia auspicando che si possa trovare una soluzione immediata.
La flotta aerea italiana, una delle più grandi al mondo, è costituita da 19 Canadair di proprietà dello Stato dislocati su quattordici basi.
Per la Campagna estiva Antincendio Boschivo 2020, la Flotta aerea di Stato, nel periodo di massima attenzione è composta da 15 velivoli Canadair CL415 e da 4 elicotteri Erickson S64F.
Per la Sicilia, risultano dallo schieramento statale AIB 2020: 2 Canadair e 1 HH-139 (AM) sono di base a Trapani e rispettivamente 1 velivolo AB-212 (MM) e 1 AB-412 CNVVF a Catania.
Per lo schieramento regionale risultano 9 velivoli dislocati nelle seguenti zone: Boccadifalco (PA), Geraci (PA), Buccheri (SR), Piazza Armerina (EN), Randazzo (CT), Valderice (TP), San fratello (ME) e Sambuca Di Sicilia (AG).
Ricordiamo che, a seconda del modello, i Canadair possono imbarcare dai 5 ai 6 mila litri d’acqua e, per questo motivo, risultano preziosi per l’attività di spegnimento di ampie zone boschive.

Per caricarsi, i Canadair si abbassano a pelo d’acqua, diminuendo la propria velocità a 130 chilometri orari, aprono due apposite prese sul ventre, e fanno il pieno (flottaggio) in soli 12 secondi, prima di rialzarsi in volo e continuare le operazioni di spegnimento degli incendi.
L’ammaraggio avviene grazie al suo scafo centrale supportato da due galleggianti fissati ai piloni.
di Redazione – EmmeReports