All’interno di una Confraternita quella della “vestizione” è la cerimonia più importante perché rappresenta lo stato di salute della stessa e, sicuramente, un momento di gioia dei confrati che da novizi passano a professi.
La scorsa domenica, nella Chiesa Madonna di Lourdes di Piazza Ingastone, nel pieno rispetto delle norme anticovid, i cinque confrati Argento Angelo, Casablanca Valerio, De Luca Vincenzo, Elia Gaetano, e Gulli Vincenzo hanno ricevuto l’abitino o quell’abito “nuovo” che richiama al comandamento dello “spogliarsi dell’uomo vecchio” per “rivestirsi del nuovo”.
Ai piedi della statua dell’Addolorata, è stata riposta una bandiera italiana listata a lutto per ricordare chi ha perso la vita a causa del COVID-19.
In un anno particolare come quello caratterizzato dalla pandemia da Covid, la comunità di Piazza Ingastone, stretta attorno ad un gruppo di sacerdoti guidati da Padre Rodrigo e al Superiore della Confraternita Anime Sante Vincenzo Bileddo, riparte quindi dal “buono” e dal “positivo” che c’è in un quartiere contraddistinto da mille risorse ed altrettante difficoltà.
Riparte sperando di poter organizzare la processione del Venerdì Santo che ogni anno richiama tantissime persone da tutta Palermo e che rappresenta una vocazione e un amore verso il Cristo e Maria Addolorata indescrivibile.
Un amore infinito come quello del confrate Sisto Catalano che, a seguito di una promessa riguardante aspetti lavorativi, ha deciso di donare un nuovo manto per l’Addolorata.
Il manto, creato da Sisto Russo e Concetta Catalano, verrà indossato dall’Addolorata per tutto l’anno ad eccezione del Venerdì Santo quando sarà sostituito dal quello “storico”.
Presenti alla messa di fine triduo anche alcuni rappresentanti delle Confraternite di Maria SS del Paradiso e di Maria SS del Lume.
di Antonio Melita – EmmeReports