Presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo nel giorno dell’inizio del processo ai precari della Coop Sociali Assistenti igienico-personale.
Ad organizzarlo lo Slai Cobas per il sindacato di classe che ha seguito la vertenza dei lavoratori che nel 2017 avevano denunciato delle irregolarità nella gara d’appalto promossa dalla Città Metropolitana.
In quell’occasione la pacifica presenza di lavoratori e lavoratrici aveva spinto al blocco temporaneo della gara ed oggi viene contestata quella “interruzione di pubblico servizio”.
Di avviso diverso le lavoratrici e i lavoratori Assistenti igienico-personali che, a causa del Coronavirus, sono fuori dal lavoro ormai dal mese di marzo e che rimarcano come l’unico servizio sinora interrotto sia quello che dovrebbe essere garantito invece agli studenti disabili.
“Vogliamo ringraziare per i messaggi di solidarietà i lavoratori, precari, compagni e attivisti di tutta Italia. La solidarietà di classe è una arma e ci aiuta a portare avanti la nostra lotta, sfidando i tribunali che ci vorrebbero condannare per avere difeso il nostro lavoro e il diritto allo studio degli studenti disabili” ad affermarlo è una attivista del sindacato Slai Cobas.
Presente anche la madre di Ivan, studente disabile, che al megafono afferma: “Non è giusto che i nostri figli debbano sempre subire venendo esclusi da tutto. Abbiamo bisogno degli assistenti igienico-personali perché i nostri figli non siano lasciati a scuola da soli”.
Al telefono abbiamo raggiunto l’avvocato difensore delle lavoratrici e dei lavoratori a processo che ci ha comunicato il rinvio dell’udienza, per la sostituzione del giudice, al 23 giugno 2021.
di Antonio Melita – EmmeReports