Rinviata al prossimo 9 gennaio davanti al gup di Palermo Lorenzo Iannelli, l’udienza preliminare per il caso Open Arms che vede indagato l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.
L’udienza, prevista per stamattina, è stata rinviata – come richiesto dalla difesa – per la concomitanza con l’udienza preliminare del caso Gregoretti a Catania.
Matteo Salvini risulta indagato per sequestro di persona e omissione di atti ufficio per avere impedito alla nave della ONG spagnola Open Arms di attraccare a Lampedusa nell’agosto del 2019, con a bordo 161 migranti, rimasti in mare per 19 giorni.
Ad attendere i legali di parte civile i militanti del Forum Antirazzista, Movimento No MUOS e di altre realtà che hanno organizzato un presidio, davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo, in appoggio ai migranti sequestrati e perché si ponga fine alle stragi nel Mediterraneo.
“Tutto quello che dovevamo fare oggi, come costituzione di parte civile e questioni preliminari, è stato differito al 9 gennaio presso l’aula bunker del carcere Ucciardone” spiega un legale, che rappresenta le parti civili, dopo che l’udienza preliminare è stata, su richieste dei difensori di Salvini, rinviata.
“Noi siamo pronti per questa battaglia di civiltà e giustizia, soprattutto, per difendere le vittime pensando a tutte quelle persone che non ce l’hanno fatta” continua un avvocato che ricorda che tra i capi di imputazione richiesti per il senatore della Lega si ha il sequestro di persona e l’omissione di atti di ufficio.
Il collegio di legali rappresenta la ONG spagnola Open Arms e due migranti (per il momento in carcere) che hanno deciso di denunciare l’operato dell’ex ministro dell’Interno.
Prima di congedarsi un ultimo appello da parte degli avvocati ai migranti rimasti per 21 giorni davanti all’isola di Lampedusa a bordo della Open Arms e adesso sparsi tra i Paesi europei: “Denunciate!”.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports