Dopo la protesta degli aspiranti medici che qualche giorno fa, sono scesi in piazza per chiedere di poter accedere ai corsi di specializzazione, oggi è toccato agli aspiranti avvocati, che sono anch’essi scesi nelle principali piazze del Paese, per chiedere delle certezze sulle prove di idoneità professionale, che dovevano iniziare proprio oggi, ma, come ha annunciato il ministro Bonafede con un post su Facebook, sono state rinviate a causa del peggioramento della situazione pandemica “Di fronte all’evoluzione del quadro epidemiologico, il rinvio rappresenta purtroppo una scelta obbligata supportata anche dal Ministero della Salute”.
Le proteste sono comunque un segno inequivocabile dell’insofferenza di chi aspira ad un lavoro, che, per svariati motivi, tarda ad arrivare.
“Oggi la Lega Giovani ha deciso di manifestare fuori il Palazzo di Giustizia per esprimere il forte dissenso nei confronti dell’operato del Ministro Bonafede“ ha affermato la coordinatrice provinciale della Lega Giovani Palermo Elisabetta Luparello.
“Mi chiedo se sia normale, che in una nazione come la nostra, 20 – 25.000 aspiranti legali debbano apprendere dello slittamento delle prove scritte per l’abilitazione Forense, che si sarebbero tenute oggi, domani e dopodomani, tramite un post su Facebook del Ministro Bonafede” ha aggiunto la Luparello.

“Non ha neanche utilizzato un canale istituzionale per una comunicazione così importante. Le prove si potrebbero addirittura svolgere nella primavera del 2021 rischiando, in questo modo, solamente che i ragazzi restino in attesa anni prima di poter esercitare la professione, ma qui qualcuno sembra non preoccuparsene”.

“Tutto ciò è intollerabile” ha dichiarato il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda, “e per questo la Lega ha presentato, poche settimane fa, una interrogazione parlamentare per far sì che i ragazzi possano avere una soluzione e non soltanto rinvii. In un paese normale, si cercherebbe di trovare soluzioni, non di aggravare la situazione”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports