di Benvenuto Caminiti – EmmeReports
Finalmente, dopo diciannove partite, alla ventesima scopriamo com’è il Palermo di Roberto Boscaglia: è forte, manovriero, perfino spavaldo e se ne infischia se davanti c’è la capolista che ha il doppio dei suoi punti: 52 contro 26.
Parte a spron battuto col piglio di chi vuol far la partita e vuole pure vincerla e stringe d’assedio la fortissima compagine di Lucarelli, la costringe a serrare le fila e a ripartire ma sempre con un occhio alle retrovie, per non esser preso d’infilata dalla scorribande sulle fasce di Accardi e Valente.
Insomma, a giudicare dai primi quarantacinque minuti, a chi fosse capitato per caso a guardare la partita, poteva tranquillamente sembrare che le due squadre si erano scambiati ruoli e punti in classifica: capolista, il Palermo e a sgomitare con affanno nelle retrovie, la Ternana.
Insomma, contro la prima della classe, la dominatrice incontrastata del campionato, si svela all’improvviso un Palermo inedito, un Palermo… Mai visto prima, perché ogni reparto funziona a meraviglia e ogni giocatore dà il meglio di sé, e pure qualcosa di più.
Come mai, ci si chiede… Mah, forse perché a dettare i tempi di gioco in cabina di regia c’è De Rose, il play che Boscaglia cerca da questa estate, e finalmente ha trovato. A scanso di equivoci, chiarisco che De Rose non è mica Corini ma ha senso della posizione, gioca semplice e, soprattutto, porta equilibrio nella manovra, sia in fase di contrasto che propositiva.
Insomma, finalmente il gioco scorre fluido e la palla viaggia veloce, così che i due podisti di fascia già nominati possono ribaltare l’azione e creare i presupposti del gol una, due, tre volte. Gol che arriva solo al primo minuto della ripresa, al primo pallone toccato da Silipo, subentrato a Kanoute: tocco di prima sulla fascia, dove si getta a corpo morto Accardi, che giunto sul fondo crossa alto e forte. Si avventa come un ariete di testa Lucca, ed eccolo, finalmente, il bellissimo e meritatissimo gol dell’1-0.
La Ternana traballa e rischia di prendere il secondo gol: ripartenza velocissima del Palermo, solita fascia destra aggredita insieme da Doda (appena subentrato all’acciaccato Accardi, così come Broh a Odier), palla lunga verso il fondo, dove si avventa Crivello che crossa a mezz’altezza. Sembra gol perché su quel pallone arriva di testa libero e solo Broh…. E invece Iannarilli con un riflesso felino respinge e salva la sua squadra dal tracollo.
Si vede che il destino ce l’ha col Palermo, che mai come stavolta meriterebbe la vittoria e invece arriva il pareggio della Ternana e sembra davvero una beffa: c’è un forcing più dettato dai nervi che tecno-tattico degli umbri e la palla danza nell’area piccola con Pelagotti invischiato in una sorta di gruppo selvaggio. C’è Crivello, pronto a spazzar via ma scivola e lascia lì la sfera, sembra un cioccolatino per quel geniaccio di Falletti, che prende la mira e tira secco nell’angolino: 1-1.
E tanta fatica per nulla.
E la dea bendata che se la ride dei propositi di riscatto dei rosanero (oggi in pantaloncini bianchi) che meritavano la vittoria e invece hanno pure rischiato di perdere, perché all’ultimo istante del recupero, concesso dal mediocre Tremolada di Monza, quel folletto di Falletti su punizione dal limite scavalca la barriera e lascia di sale Pelagotti. La palla picchia sul montante e, dopo il tap in di Peralta da due passi, se la ritrova, non sa nemmeno lui come, tra le mani.
Un mercoledì da leoni, dunque, questo del Palermo, che doveva finir bene ma stava per finir peggio: è la “follia” del calcio dove niente si può dare per concluso se non quando l’arbitro ha fischiato tre volte.
Una bella partita, “roba” sicuramente da categoria superiore alla serie C, che però lascia l’amaro in bocca ai tifosi che già pregustavano la prestigiosa vittoria sulla prima della classe. Il Palermo raccoglie, invece, solo un misero punticino, che mortifica ancor di più la sua già mediocre posizione in classifica perché dal nono scende al decimo posto.
Me ne torno mogio mogio a casa e un pensiero, molesto come un tarlo, mi trapana il cervello: se anche noi avessimo in squadra un Falletti, oggi in testa alla classifica, al posto della Ternana ci sarebbe il Palermo.
IL TABELLINO:
PALERMO (4-3-2-1): Pelagotti, Accardi (67′ Doda), Somma, Palazzi, Crivello, Odjer (67′ Broh), De Rose, Luperini, Kanoutè (46′ Silipo), Valente (80′ Floriano), Lucca (81′ Saraniti)
A disposizione: Fallani, Corrado, Lancini, Peretti, Martin, Santana
Allenatore: Boscaglia
TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli, Defendi (30′ Laverone), Boben, Kontek, Salzano, Damian, Palumbo (75′ Paghera), Partipilo (30′ Peralta), Falletti, Furlan (60′ Ferrante), Vantaggiato (60′ Raicevic)
A disposizione: Vitali, Frascatore, Mammarella, Russo, Suagher, Proietti, Torromino
Allenatore: Lucarelli
ARBITRO: Tremolada di Monza (Zampese-Torresan)
MARCATORI: 46′ Lucca, 73′ Falletti
NOTE: Ammoniti: Furlan (T), Valente, Odjer, Luperini, Lucca, De Rose (P)
Foto di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports