La Polizia di Stato ha sequestrato a Maurizio Di Stefano, beni del valore di 200.000 euro, in particolare, un terreno ubicato nel territorio di Carini, sul quale sono stati edificati una villetta e due magazzini, nonché un’autovettura. Il soggetto pregiudicato già condannato per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, è stato destinatario del provvedimento dell’avviso orale emesso dal Questore di Palermo nel 2001, nonché della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, irrogatagli dal Tribunale di Palermo, per la durata di un anno e sei mesi.
Nel 2019 è stato condannato, con sentenza emessa presso il Tribunale di Palermo, confermata dalla Corte di Appello di Palermo nel luglio del 2020 e divenuta definitiva nel marzo del 2021, alla pena di sei anni e nove mesi, perché riconosciuto colpevole del reato commesso dal 2012 al 2019, vale a dire in un periodo successivo all’applicazione della suddetta prima misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Per tali fatti, successivamente, nel marzo del 2021 gli veniva applicata dal Tribunale di Palermo, una nuova misura di prevenzione della sorveglianza speciale, per la durata di due anni, con l’obbligo di soggiorno nel comune di Carini. Dalle indagini è emerso che Di Stefano non svolgesse un lavoro lecito e che i suoi guadagni provenissero dallo spaccio di droga, motivo per cui sono stati avviati accertamenti patrimoniali, dall’ufficio misure di prevenzione patrimoniali della divisione anticrimine della Questura di Palermo, nei confronti del soggetto e del suo nucleo familiare.
Dunque è stata accertata una notevole differenza tra l’impiego di risorse economiche utilizzate per l’acquisto di beni e i redditi dichiarati al fisco dal suo nucleo familiare. E’ emersa, altresì, la correlazione temporale tra il periodo di illecito arricchimento da parte di Di Stefano e quello relativo all’acquisto dei beni oggetto del provvedimento, a conferma evidente di come lo stesso abbia fatto ricorso ai proventi derivanti dalle sue attività criminali per far fronte agli investimenti patrimoniali.
Di Redazione – EmmeReports