Mattia Li Puma è uno degli italiani attualmente all’estero. Dopo essersi laureato, si è trasferito a Praga dove lavora per Geewa, compagnia di mobile game, famosa per il gioco Smashing Four.
Come è la situazione a Praga?
Qui la situazione è critica e si registra un aumento di contagi. Bisogna anche dire che il governo ceco ha adottato in maniera anticipata un sistema di misure precauzionali.
Vuoi dire: un sistema diffuso di divieti?
Esatto, ad esempio gli anziani over 65 possono andare al supermercato solo per un paio d’ore la mattina. Tutti i negozi e i ristoranti sono chiusi eccetto quelli Take Away. In questo caso le pizzerie possono solo accettare le ordinazioni e portare il cibo a casa.
Tutto questo per diminuire al massimo il contatto tra le persone.
Tutti i luoghi di aggregazione sono chiusi, le prime a chiudere sono state le discoteche, le piscine e le palestre. In città, le corse dei mezzi di trasporto sono state ridotte: non più ogni 10 minuti, ma ogni mezz’ora, proprio come nei periodi festivi.
Un po’ come qui da noi in Italia.
Non proprio. Il governo ha obbligato tutti a coprirsi naso e bocca con una mascherina o con una sciarpa e chi “disobbedisce” viene fatto scendere a forza dalle guardie. Nei supermercati, sempre per delle direttive precise, i carrelli vengono disinfettati ogni ora!
Il traffico aereo è stato sospeso e ridotto verso l’Italia. In questo momento difficile hai mai pensato di rientrare dalla tua famiglia?
Non ho mai pensato di rientrare perché sarebbe un grande rischio, per me e la mia famiglia. Sarebbe veramente da incoscienti muoversi dall’estero verso l’Italia, che, al momento, rappresenta il più grande focolaio d’Europa.
Avrai quindi sentito parlare del rientro dalle zone rosse del nord verso le regioni del sud di migliaia di giovani. Cosa ne pensi?
Come detto è una grande forma di irresponsabilità che dimostra come noi italiani siamo “leggeri” ed egoisti. “Siamo come il pupino del biliardino” che guarda solo davanti e mai a chi sta dietro o accanto.
Sicuramente stai riducendo gli spostamenti e passerai molto tempo a casa. Come dedichi il tempo libero?
Passo molto tempo a casa soprattutto adesso che la mia azienda ha attivato lo smart working. Dopo aver lavorato, mi dedico alla lettura, all’ascolto di corsi e podcast, guardo film e pratico yoga.
Ti occupi di comunicazione, pensi che l’Italia abbia gestito bene l’informazione.
L’Italia ha sicuramente agito in ritardo, sottovalutando un po’ la gravità della situazione. Conoscendo come agiamo noi italiani, non bisognava aspettare e adottare, magari, una informazione più aggressiva sui reali rischi che si corrono con il Coronavirus. In poche parole, bisognava “fare spaventare” di più le persone che non avevano compreso quanto fosse veramente pericolosa la situazione.
Che differenze con la comunicazione della Repubblica Ceca?
Qui, i social media aggiornano continuamente, sulle ultime “novità” e sulle decisioni prese a livello governativo. Se c’è una nuova misura restrittiva arriva, ad esempio, un messaggio direttamente sul telefonino.
Cosa ti sei promesso di fare appena terminerà questa drammatica situazione?
Mi sono promesso di andare in palestra. Può sembrare una scusa, ma lo avevo già pensato qualche settimana fa, e poi ho dovuto cambiare idea.
Che insegnamenti si possono trarre da questa situazione drammatica?
Credo che bisogna apprezzare ogni minuto la nostra libertà ma, soprattutto, rispettare il pianeta che, forse, si è voluto ribellare per i nostri comportamenti poco ecologici.
Un saluto ai lettori di EmmeReports in lingua ceca.
Ahoj všem čtenářům EmmeReports
di Antonio Melita – EmmeReports