Il progetto era quello di infiltrarsi nel comune di Misilmeri attraverso le elezioni del 2020, creando una lista civica controllata dalla Mafia perché: “dei politici e dei partiti tradizionali non ci si può fidare“.
E’ quanto emerge dalla intercettazioni dei Carabinieri che stamani hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 8 indagati (6 in carcere e 2 ai domiciliari), con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.
“Abbiamo un amico in comune, con una bella lista civica, senza partito, con i cristiani giusti” emerge dal progetto di Domenico Nocilla, allora co-reggente insieme a Filippo Bisconti, del mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, storico affiliato legato a Salvatore Sciarabba.
Il nome giusto era stato anche trovato “oggi come oggi, non c’è da fidarsi di nessuno, possono essere truffaldini, sbirri, infiltrati” e avrebbe garantito, con il benestare di Sciarabba, la presenza della mafia in tutti gli affari e appalti del comune di Misilmeri.
Il progetto venne poi definitivamente interrotto dal blitz «Cupola 2.0» del 4 dicembre 2018 che smantellò la nuova commissione provinciale di cosa nostra palermitana.
di Redazione – EmmeReports