“Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla ss113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30″ a scriverlo sulla sua pagina Facebook è Daniele Mondello.
Il papà del piccolo Gioele non si rassegna e, dopo essersi presentato in Procura a Patti (Messina), lancia sui social un appello per “aumentare” gli uomini impiegati nelle ricerche del proprio figlio.
Qualche giorno fa Letterio Mondello, padre di Daniele e nonno del piccolo Gioele scomparso lo scorso 3 agosto, aveva sollevato dubbi sull’adeguatezza dei soccorsi.
“Io sto venendo qua per vedere questi soccorsi come funzionano, per me non stanno funzionando” aveva affermato l’uomo, che vive a Torino, una volta arrivato a Caronia.
Su un’area di 500 ettari – ha fatto sapere il Viminale – sono al lavoro 21 vigili del fuoco di Messina con droni e quattro squadre cinofile. Impiegati anche i cani molecolari delle forze di polizia.
Letterio Mondello, ai giornalisti presenti, ha comunque confermato la volontà di procedere con ricerche autonome per trovare il nipotino che, secondo la testimonianza resa oggi da un turista del nord, era “vivo, in braccio alla mamma, dopo l’incidente in galleria, quando ha scavalcato il guardrail dell’autostrada”.
In serata su Facebook l’invito di Daniele Mondello, rivolto a chiunque voglia dare un mano per trovare Gioele “si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe. Vi ringrazio anticipatamente”.
di Redazione – EmmeReports