Si è svolta questo pomeriggio a Palazzo delle Aquile la conferenza stampa di presentazione del programma delle manifestazioni in occasione dei festeggiamenti religiosi di Santa Rosalia. Il cartellone prevede diversi eventi da domani 3 e fino al 26 settembre in molti dei quartieri della città. La manifestazione “Verso il Festino” si aprirà al Baglio Baiamonte nel quartiere dello Sperone con lo spettacolo “U triunfu di Santa Rosalia” a cura della Compagnia di Canto Popolare e terminerà il 26 all’Oratorio Quaroni con uno spettacolo di pupi. All’incontro con i giornalisti erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alle Culture Mario Zito, don Gaetano Ceravolo, delegato dall’Arcivescovo Corrado Lorefice e padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Palermo.
Le iniziative coinvolgeranno diversi enti ed associazioni culturali con attività artistiche di diverso tipo tutte improntate alla storia di Santa Rosalia e del Festino.
“La diffusione dei festeggiamenti per Santa Rosalia” ha dichiaratoLeoluca Orlando, sindaco di Palermo “si deve al periodo del Covid-19 che ha liberato, paradossalmente, la vera immagine di Santa Rosalia, la cui devozione non può essere soltanto in un luogo ma è in tutti i vicoli della città e in tutti i giorni dell’anno. Quest’anno i festeggiamenti sono ricchi e diffusi come non mai e conferma di questa diffusione è il nostro progetto di realizzare un museo diffuso partendo dall’oratorio Quaroni, idea che come Comune di Palermo portiamo avanti insieme all’Accademia di Belle Arti e all’Arcidiocesi di Palermo”.
In quest’ottica rientra l’allestimento all’interno dell’Oratorio Quaroni, curato da Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, dove si potranno ammirare da vicino i modelli del Carro storico di Bonomo (1896), Carro di Renzo Milan (2012) e la Statua di Salvatore Rizzuti (2012), provenienti tutti dal Museo Pitrè.
E poi ancora la Statua di Giacomo Rizzo (2013) custodita nel Palazzo Bonocore della Curia; la Statua del Carro Kounellis (2007/2008), la Statua di Bruno Caruso (1995), la Statua Franco Reina (2017), la Statua Lia La Grutta e Virna Garofalo (2017), concesse dal Comune di Palermo e custodite nella Bottega 7 ai Cantieri Culturali della Zisa, così come per il modello Statua argentea (2019) di proprietà della Curia.
Provengono, invece, dalle donazioni di privati e sono custoditi a Villa Niscemi i modelli del Carro Barocco (1999), Carro Prigioniero (2019) e l’Angioletto Carro Marchione, opere di Fabrizio Lupo; il modello del Carro di Marchione (2005) e la Varetta di Santa Rosalia, donazione della Famiglia Parrinello; il modello Carro del 2017, opera di Franco Reina, Lia la Grutta e Andrea Buglisi.
E, ancora, il modello del Carro Kounellis (2007/2008), Carro Sentimento Popolare (2008), Carro delle Rose (2008), Carro Zingales (2009), Statua Lupo-Montaina Carro (2005/2011) donati di Alfio Scuderi; il modello, infine, del Carro di Rodo Santoro (anni ’80/2002) del Cavaliere Carmelo Sammarco.
Alcuni di questi modelli di Carri sono stati restaurati e appaiono in tutto il loro splendore.
Dal 4 settembre, giornata dedicata storicamente alle celebrazioni religiose in onore di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo, prenderà il via la manifestazione “Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!”, ideata e realizzata dall’Associazione Culturale Altroquanto di Vincenzo Montanelli, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo e con Padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi di Palermo, gode del patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e dell’assessorato alle CulturE del Comune di Palermo. Un calendario di appuntamenti culturali che si svolgeranno all’interno dell’Oratorio Quaroni (via Maqueda, 276 – Palermo), fino al 27 settembre, dove è stata allestita un’esposizione di alcuni modelli dei Carri Trionfali, realizzati dall’800 ai giorni nostri, portati in processione per il tradizionale Festino, omaggio che si svolge ogni anno in onore della Santuzza.
Nell’anno della pandemia, circostanza che ha impedito il normale svolgimento dell’edizione 396 del Festino, oltre all’appuntamento dell’acchianata al Monte Pellegrino, l’omaggio a Santa Rosalia non può che realizzarsi attraverso la Cultura e l’Arte, strumenti indispensabili per la rievocazione storica e per la crescita umana di ciascun individuo.
L’Assessore alle CulturE Mario Zito ha sottolineato che il calendario di manifestazioni “intende affermare lo spirito di quel Viva Palermo e Santa Rosalia! che al di là dall’essere una semplice acclamazione è per il popolo palermitano un’invocazione di speranza, quanto mai attuale in questo periodo di emergenza pandemica. Palermo città che si racconta lungo un percorso fatto di tappe che si armonizzano”.
Le manifestazioni presentano un nucleo pulsante individuabile tra l’Oratorio Quaroni su via Maqueda e Piazza del Monte di Pietà dove sono allocate la Mostra sulle memorie storiche dei festini e la Montagnola che sarà “accesa” la sera del 4 settembre.
“Dopo l’esposizione delle sante reliquie di Santa Rosalia” ha affermato Mario Zito, assessore alle CulturE del Comune di Palermo “l’Oratorio Quaroni con una prima mostra sulle memorie storiche del Festino si conferma, con la sua straordinaria architettura, come centro nevralgico dell’idea di museo diffuso che vogliamo realizzare in città e a cui stiamo lavorando già da settimane”.
Come ha spiegato Manlio Messina, assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Palermo celebrerà la sua Santuzza, che la liberò nel 1624 dalla peste, con una mostra di modelli di carri trionfali e statue dei festini passati dall’800 a oggi. “Un’esposizione che come assessorato regionale abbiamo voluto patrocinare in quanto testimonianza non soltanto di fede nei confronti di Santa Rosalia, ma come momento di memoria delle edizioni del Festino che sono state realizzate in oltre 150 anni” ha detto l’assessore Messina “Le opere e le collezioni sono di assoluto pregio e rinnovano in qualche modo nella nostra memoria il miracolo della Santuzza, che ha un posto di primo piano nel cuore di tutti i palermitani, ma direi di tutti i siciliani. Ed in questa fase così difficile per il mondo intero non possiamo che invocare Santa Rosalia per chiederle la grazia di liberare il mondo dalla pandemia”.
L’Ideatore e organizzatore della manifestazione è Vincenzo Montanelli. “L’iniziativa è un altro tassello di un progetto più ampio che punta alla riqualificazione dell’Oratorio Quaroni, perché per noi il Festino dura 365 giorni in un’attività comune che coinvolge i cittadini e tutte le realtà istituzionali e regionali, nella concretizzazione di un progetto che si possa tramandare nel tempo. L’obiettivo è quello di realizzare un’offerta culturale dal respiro internazionale che possa raggiungere anche i tanti devoti della Santuzza sparsi per il mondo”.
di Redazione – EmmeReports