“Su questa sfiducia ad Orlando io non sono d’accordo, ma non perché non sarebbe necessario cambiare sindaco ma perché tanto si cambia fra un anno. Sfiduciato il sindaco sarebbe nominato un commissario, e i commissari raramente sono stati grandi amministratori, ma saremmo costretti a trovare immediatamente un candidato capace e non è semplice. Stiamo, invece, programmando un percorso con un ragionamento serio” ha affermato il Commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, nel corso della trasmissione “Face to Face” in streaming su “il Moderatore”.
“Tra l’altro bisogna vedere quali soluzioni troverà la politica a livello nazionale, regionale e locale. Inoltre la sfiducia comporterebbe di anticipare solo di sei mesi le elezioni e non comprendo quali guadagni ci sarebbero per la città. Chi l’ha presentata avrà le sue ragioni ma io non la voterei” ha concluso Miccichè.
Le dichiarazioni di Miccichè sono state subito contestate dall’ex consigliera di Forza Italia, Marianna Caronia secondo cui: “Tutto avrei potuto immaginare di vedere nella mia esperienza politica, ma non Gianfranco Micciché che scende in campo per difendere la permanenza di Leoluca Orlando nella carica di sindaco di Palermo. Quanta acqua è passata sotto i ponti dal 1997!”.
Marianna Caronia insieme a Francesco Scarpinato e Mimmo Russo di Fratelli d’Italia e Igor Gelarda della Lega è stata tra i primi firmatari della mozione di sfiducia al sindaco Leoluca Orlando.
Sulla sfiducia interviene anche il Direttivo provinciale ONDA, il movimento popolare regionalista il cui Presidente e segretario organizzativo è Carmelo Pullara.
“Che la città versi in uno stato critico è sotto gli occhi di tutti, bisogna prenderne atto e correre ai ripari superando sterili ragionamenti di appartenenza ed attaccamento alla poltrona. L’instabilità di Palazzo delle Aquile è un lusso che non possiamo permetterci e chiediamo un’adesione bipartisan alla mozione affinché si gettino le basi di un progetto nuovo e di ampia condivisione”.
“La sfiducia non è contro l’uomo Orlando ma è rivolta al rappresentante di una visione che non si è mai concretizzata, di un progetto che è fallito e del quale bisogna esclusivamente e semplicemente prenderne atto. E’ da qualche tempo,ormai, che si assiste ad un costante botta e risposta – spesso aspro e dai toni elevati – intorno alla gestione di Palermo e gli effetti – paralizzanti – sono di tutta evidenza e su molti fronti. Noi di ONDA sollecitiamo una scelta responsabile, considerando questa mozione come un’opportunità per costruire, il prima possibile, un progetto condiviso ed un clima di fattiva e serena collaborazione tra tutte le forze politiche. Il momento storico che stiamo vivendo – fatto della gestione di una pandemia e di una ripresa sociale ed economica – esige la trasmissione ai cittadini di scelte chiare ed inequivocabili, non di dialettiche sterili e contorte alchimie politiche” conclude la nota di ONDA.
di Antonio Melita – EmmeReports