Brusco risveglio per diversi imprenditori, professionisti, politici di rilievo nazionale, funzionari pubblici con responsabilità di vertice e appartenenti alle forze dell’ordine. Questa mattina è scattata, sul territorio nazionale, una vasta operazione di Polizia giudiziaria, denominata “Operazione Waterloo” coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.
Militari dell’Arma dei Carabinieri e della Tutela per l’Ambiente, della Guardia di Finanza e personale della Direzione Investigativa Antimafia, in diverse province italiane, hanno eseguito otto provvedimenti di fermo di indiziato di delitto a carico di persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale ed altro.
Tra gli 84 indagati, ci sarebbero anche il presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè, l’attuale deputato Francesco Scoma, l’ex presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi e l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, che si era dimesso nel 2018, dopo la notifica dell’avviso di garanzia.
Le indagini della Procura della Repubblica di Agrigento, coordinate dal Procuratore Aggiunto Salvatore Vella e dai Sostituti Procuratori Paola Vetro, Sara Varazi e Antonella Pandolfi, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio, hanno permesso di accertare l’esistenza di una associazione a delinquere che operava in seno allaGovernance della società Girgenti Acque S.p.a., ovvero il gestore del servizio idrico integrato per la Provincia di Agrigento e destinataria di certificazione interdittiva antimafia nel novembre del 2018.
Al vertice del sodalizio criminale l’imprenditore Marco Campione, già presidente del C.d.A. di Girgenti Acque e amministratore di fatto delle società del c.d. Gruppo Campione.
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria hanno utilizzato procedure investigative d’intercettazione, telefoniche, ambientali e di servizi di osservazioni, controllo e pedinamento, e un’attenta attività di verifica di bilanci societari e flussi finanziari.
Le ipotesi di reato per le quali si sta procedendo sono quelle di associazione a delinquere di colletti bianchi finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
Di Redazione – EmmeReports