Venerdì pomeriggio si è tenuta a Palermo la prima manifestazione provinciale del Forum per la Sanità pubblica “contro lo smantellamento del servizio sanitario pubblico nazionale, per dire basta ai tempi infiniti nelle liste d’attesa, ai pronto soccorso intasati e inefficienti, per dire no a una medicina privatistica, ai ticket sui farmaci essenziali”.
La manifestazione è stata promossa dalla CGIL, dalla Rete degli ambulatori popolari di Palermo, da Arci Palermo, da Non una di Meno Palermo, da Si può fare per il lavoro di comunità, dal Sindacato Studentesco Regina Margherita Palermo, dal Sunia Palermo, da USB Palermo, da Cub Palermo e da Officina del Popolo Palermo.
Nelle ultime settimane i rappresentanti del Forum hanno distribuito volantini presso Cup, ospedali, mercatini rionali e alcuni quartieri popolari, per sensibilizzare i palermitani sul tema del Sistema Sanitario Nazionale e sul diritto inalienabile di una sanità pubblica garantita a tutti.
“Decennali tagli sugli investimenti, regalie alla sanità privata, malagestione, miopia nella programmazione, assenza di medicina del territorio e nei territori sono solo alcuni degli effetti di quel processo di smantellamento iniziato dall’aziendalizzazione della sanità pubblica e che oggi vede la classe dirigente italiana impegnata nell’annullamento dell’articolo 32 della costituzione, in favore di un modello privatistico in cui le cure sono offerte solo a pagamento”, ha affermato il Forum prima della manifestazione.
“I cittadini sono costretti a convivere con liste d’attesa infinite, pronto soccorso sempre saturi, strutture inesistenti o fatiscenti, aumento dei costi pro-capite, mancanza di assistenza per disabili e non auto-sufficienti, assenza di consultori o impossibilità di accedere ai percorsi per l’aborto in sicurezza, personale stanco e mal retribuito”, hanno aggiunto gli organizzatori.
Una marea rossa partita da Piazza Bologni, ha percorso il Cassaro ed è arrivata sino a Piazza Indipendenza, per protestare davanti Palazzo Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana.
“Al presidente consegneremo la nostra piattaforma rivendicativa e chiederemo che le Istituzioni, a partire dalla Regione, si prendano le loro responsabilità sul mancato funzionamento del servizio sanitario pubblico”, hanno dichiarano gli esponenti del Forum prima del corteo. “Non ci fermeremo, combatteremo contro ogni forma di ingiustizia sociale, non possono esserci cittadini di serie A e di serie B per quanto riguarda la sanità. Al Governo regionale chiederemo di partire dall’ovvio, un sistema di prenotazione che funzioni e che tenga in rete tutte le strutture alle quali indirizzare le persone”.
Le istanze e le richieste del Forum vanno dall’abolizione dell’intramoenia in caso di inadempienze e ritardi sulle liste d’attesa, all’abolizione del numero chiuso nei corsi di medicina, dai rifinanziamenti alla de-aziendalizzazione delle strutture pubbliche, dal potenziamento del personale al supporto nei confronti dei disabili, dalle strutture per contrastare le dipendenze o il disagio mentale fino ai consultori o ai punti nascita nei piccoli centri.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports