Sono sei le persone arrestate dai Carabinieri, nella provincia di Palermo, negli ultimi giorni. Due per omicidio, due per furto e due per coltivazione di stupefacenti.
A Termini Imerese le manette sono scattate per una donna di 36 anni e per un uomo di 57, originario di Palermo, per l’omicidio e soppressione del cadavere dell’agricoltore Carlo Domenico La Duca.
Dalle attività investigative, iniziate dopo la scomparsa della vittima, avvenuta il 31 gennaio 2019, condotte attraverso intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali, è emerso, che le due persone arrestate, rispettivamente moglie e migliore amico della vittima, tra di loro legati da una relazione sentimentale di natura clandestina, dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato e ucciso la vittima a Palermo nel terreno di proprietà del cinquantasettenne, per poi condurre la sua autovettura a circa 12 km di distanza dal luogo del fatto al fine di depistare le indagini.
Le indagini dei Carabinieri hanno anche permesso di demolire gli alibi che le due persone arrestate per omicidio avevano creato nel corso del tempo, per tentare di allontanare da sé l’attenzione degli inquirenti. I due arrestati, che alla data dell’omicidio già intrattenevano da diversi anni una relazione sentimentale clandestina, hanno pianificato nei minimi dettagli l’omicidio, l’occultamento del cadavere ed i depistaggi utilizzando, tra l’altro, utenze segrete e negando da sempre qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
I Carabinieri di Misilmeri, invece, hanno sorpreso un uomo di 41 anni e uno di 28, mentre armeggiavano con una tenaglia su una macchina operatrice, parcheggiata all’interno di un cantiere stradale, sito al km 236 della S.S.121 Palermo-Agrigento. I due uomini, alla vista dei militari, hanno tentato di scappare, ma sono stati fermati dopo un breve inseguimento. Nel corso della perquisizione al veicolo usato dai due ladri, sono stati rinvenuti gli arnesi da scasso, una tanica in plastica contenente residui di gasolio e oggetti vari, tra cui un lavandino, posate, padelle, bacinelle, ombrelloni e un mobile da bagno con specchiera. Quanto rinvenuto è stato in parte riconosciuto come provento di furto e riconsegnato ai legittimi proprietari. Il restante materiale è stato posto sotto sequestro. Il valore complessivo della refurtiva è stato stimato in circa 2.500 euro. I due uomini sono stati posti agli arresti domiciliari.
A Bagheria, invece, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 41 anni e uno di 25, per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica. I due arrestati sono stati sorpresi mentre si prendevano cura di circa 300 piante di cannabis indica, all’interno di un immobile abbandonato, sito sulla strada provinciale 61 di Casteldaccia, in provincia di Palermo. In due stanze dell’immobile, per il resto disabitato, erano state infatti allestite delle vere e proprie serre indoor, attrezzate con sistemi di illuminazione, riscaldamento e areazione, la cui alimentazione veniva garantita da un collegamento abusivo alla rete elettrica.
Di Redazione – EmmeReports