Il mondo della politica siciliano plaude all’operazione dei Carabinieri di Palermo contro esponenti della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio a Palermo.
Segnali incoraggianti giungono proprio dalle “vittime”: i commercianti che, dopo anni di silenzio, hanno finalmente deciso di ribellarsi al giogo dei boss.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando “L’operazione condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica con grande professionalità dimostra come sia necessario non abbassare la guardia contro una vitalità mai sopita delle cosche.Dimostra anche che lo Stato può essere in grado ed è in grado di proteggere chi decide di ribellarsi al pizzo e alla violenza. Che, come giustamente sottolineato dai vertici dei Carabinieri, lo Stato sa tutelare chi decide di esporsi contro il ricatto mafioso”.
Interviene anche il commissario provinciale della Lega, Alessandro Anello che, attraverso un post su Facebook, sottolinea “L’aspetto socialmente incoraggiante del blitz di questa mattina dei carabinieri del comando provinciale di Palermo che ha portato all’arresto di venti persone della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio è la ribellione al racket del pizzo di imprenditori e commercianti. Uomini e donne che, fidandosi delle forze dell’ordine, hanno denunciato spontaneamente i loro estortori rompendo quel muro di silenzio che sta alla base del ricatto mafioso. Una ribellione di massa che deve dare forza e coraggio a quanti ancora, purtroppo, sono vittime di soprusi e violenze. Denunciamo!”.
Anche per gli esponenti del Movimento 5 Stelle “La collaborazione di commercianti e imprenditori taglieggiati dalla mafia a Palermo è un segnale importante che fa capire come lo Stato oggi sia capace di tutelare e proteggere chi si ribella alla violenza, ma anche come il contributo delle associazioni antiracket sia prezioso nel percorso di ascolto e sostegno delle vittime. Un plauso infine va certamente alla procura e al nucleo investigativo dei carabinieri capaci di intercettare e scoperchiare la nuova mafia che prova a riorganizzarsi”.
A dichiararlo sono i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica, insieme al sottosegretario Steni Di Piazza.
Anche il presidente Nello Musumeci ha commentato quanto accaduto al Borgo Vecchio “Due buone notizie, di quelle che rendono migliore la nostra terra: da un lato il coraggio dei commercianti che hanno infranto il muro dell’omertà, dall’altro la brillante operazione dei carabinieri che ha colpito il clan di estortori. A loro sento di rivolgere, a nome di tutti i siciliani, un sentimento di profonda gratitudine perché oggi ci riappropriamo idealmente di un altro frammento di quella libertà che la mafia in tanti anni ha sottratto all’intera collettività”.
Valentina Chinnici, consigliere comunale e capogruppo di Avanti Iniseme ha espresso soddisfazione per il coraggio dei commercianti del Borgo Vecchio “Non è più come una volta. I cristiani sono tutti sbirri’. Questa frase, tra le tante intercettate nel corso dell’operazione ‘Resilienza’ condotta dai Carabinieri e dalla procura distrettuale antimafia, ci dice che al Borgo vecchio è successa una cosa importante: i commercianti, forti del sostegno dello Stato, hanno scelto di liberarsi dalle vessazioni e dalle estorsioni mafiose, assumendo un ruolo attivo che si è rivelato decisivo per il buon esito delle indagini. A questa parte sana e coraggiosa della nostra città, che con sacrificio porta avanti la propria attività imprenditoriale in un momento storico e in un contesto particolarmente difficile, va la nostra gratitudine e solidarietà”.
“Le denunce del racket a Borgo Vecchio, che hanno portato al fermo di 20 persone, sono un messaggio fortissimo di liberazione per l’intera città.
Sono tanti i commercianti e gli imprenditori che si sono ribellati al pizzo, in un momento tra l’altro di crisi economica e sociale dovuta alla pandemia in cui il rischio che la rilevanza delle mafie cresca è alto: a loro e alle forze inquirenti va la nostra più forte gratitudine” a dichiararlo sono i Consiglieri comunali di Sinistra Comune: Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno.
“Ora lo Stato non arretri, ma investa ed accompagni in ogni modo il quartiere di Borgo Vecchio che, come molti a Palermo, continua a vivere gravi privazioni: serve stare vicini a chi ha denunciato ma anche all’intera comunità, in termini di servizi educativi, sociali e di welfare.
Se la storia di questi decenni ci ha insegnato qualcosa è, appunto, che l’azione di denuncia e repressiva è utile ma deve essere accompagnata da un intervento istituzionale che abbia la forza di dare una concreta alternativa, coinvolgendo le persone e non abbandonandole all’emarginazione sociale e al bisogno” concludono gli esponenti di Sinistra Comune.
di Redazione – EmmeReports