Manifestazione di solidarietà stamani, davanti il Tribunale di Palermo, per lo studente Chadli Aloui al quale è stata richiesta l’applicazione della sorveglianza speciale perché ritenuto “soggetto pericoloso”.
Chadli Aloui è uno studente palermitano appassionato di Teatro e questa misura, se applicata, lo sottoporrebbe a una fortissima limitazione delle libertà personali.
Chadli è conosciuto in città, oltre per il suo ruolo nel mondo del Teatro cittadino, per la sua attività di istruttore sportivo, nel cuore del centro storico di Palermo e per il suo impegno sociale nelle aule accademiche.
“Un attacco del genere alla libertà di dissenso e di espressione non può lasciarci indifferenti. Azioni di questo tipo non colpiscono solo un individuo, ma sono un grave attacco alla libertà di tutti. Creano precedenti molto pericolosi per il diritto al dissenso di tutti noi. Siamo davanti a un grave tentativo di criminalizzazione dell’attivismo politico” affermano i partecipanti al presidio attraverso una nota.
“Un tentativo di reprimere e zittire chi decide di preoccuparsi non soltanto di sé e dei propri interessi, ma di spendere il suo tempo e le sue energie per il miglioramento della sua comunità. Per questo stamattina in molti hanno risposto all’appello e hanno aspettato in presidio, davanti il Tribunale, l’esito dell’udienza, che è stata riinviata”.
Un migliaio di professionisti, attori, registi, giornalisti, docenti, studenti, sindacalisti, lavoratori e sportivi hanno lanciato un appello alla procura della Repubblica per non imporre la sorveglianza speciale a Chadli Aloui.
L’udienza è stata rinviata al 9 febbraio 2021.
“Chi lotta e si spende per i diritti sociali non può essere considerato e trattato come un criminale. Saremo con lui anche durante la prossima udienza. Se colpiscono uno, rispondono tutti” concludono nella nota.
di Redazione – EmmeReports