L’Ambulatorio Popolare Centro Storico ha messo a disposizione un servizio gratuito di assistenza alla prenotazione per il vaccino anti Covid-19 rivolto agli anziani del quartiere Olivella. Ma a poco più di una settimana dall’attivazione da parte della Regione Siciliana del portale per la prenotazione, la disponibilità è già esaurita, almeno fino alla fine di aprile. Non è dunque possibile procedere con la prenotazione.
Nessun avviso informa su quando sarà possibile riprendere con il calendario degli appuntamenti.
“Oggi ci vediamo costretti a sospendere il nostro sportello di assistenza per la prenotazione dei vaccini. Abbiamo ricevuto già da giorni decine di richieste da parte di cittadini ultra ottantenni aventi diritto al vaccino nel nostro quartiere. Spesso non hanno la possibilità di effettuare autonomamente la prenotazione, poiché non dispongono né di un computer né di uno smartphone. Ma da ieri non riusciamo a chiudere pratiche di prenotazione, a causa dell’indisponibilità di strutture risultante dal portale online della Regione Sicilia” afferma Silvia Fabra, volontaria dell’Ambulatorio Popolare Centro Storico.
“Gli operatori del numero verde dedicato al servizio ci hanno comunicato solo oggi, dopo svariati tentativi, che il calendario delle vaccinazioni è saturo fino a fine aprile. Non hanno saputo risponderci su quando riprenderanno. Ma i numeri parlano chiaro: la popolazione interessata da questo ciclo di vaccinazioni consta di oltre 350.000 persone. Com’è stato possibile non prevedere una calendarizzazione accurata? Come mai non è stata diramata nessuna comunicazione da parte dei responsabili al servizio? Tanti cittadini over 80 da giorni tentano di accedere invano alla prenotazione” continua la volontaria denunciando che sono tante le lamentele anche da parte di chi è riuscito a prenotarsi.
Gli appuntamenti per la somministrazione del vaccino non rispetterebbero minimamente i criteri di prossimità territoriale e, quindi, anziani residenti a Palermo si sono visti assegnare a centri vaccinali sulle Madonie o in altri paesi della provincia.
“Come si può gestire una campagna vaccinale in questo modo? È questa la domanda che rivolgiamo all’Assessorato alla Sanità regionale”. È necessario, oggi più che mai, potenziare la sanità territoriale. Rivedere radicalmente il modello centralizzato messo in campo attualmente dall’Assessorato alla Sanità sul territorio regionale, che non fa che dimostrare la distanza delle istituzioni dalla vita dei cittadini, in particolare di quelli dei quartieri popolari. Bisogna mettere in campo un potenziamento delle reti sanitarie decentralizzate sul territorio, per garantire il diritto alla salute a tutti i siciliani” conclude Silvia Fabra.
di Redazione – EmmeReports