Sono giorni difficili per la vaccinazione anti covid-19 in Italia, dopo la sospensione, in via precauzionale, del farmaco AstraZeneca, a seguito di decessi di pazienti a cui è stato somministrato la prima dose di vaccino. Tanta incertezza tra la popolazione che da un anno convive con il timore del contagio e la paura di non ritornare alla vita di prima, senza restrizioni e mascherine. Anche la Regione Siciliana chiede di fare chiarezza per poter continuare la vaccinazione in tutta tranquillità.
Sul tema vaccini il Generale Francesco Figliuolo, nuovo commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, ha firmato ieri un’ordinanza, dove si legge che “in sede di attuazione del piano strategico nazionale dei vaccini, per la prevenzione del Sars-Cov-2, le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzare l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e successive raccomandazioni”.
Lo scopo di questa ordinanza è quella di non sprecare dosi di vaccino. In particolare si fa riferimento ai sieri Pfizer e Moderna, che devono essere somministrati entro poche ore dall’apertura della fiala. Al termine della giornata, utilizzati o meno, i vaccini aperti devono essere buttati. Da qui la decisione del commissario di coinvolgere anche altre categorie rimaste al di fuori degli elenchi, rispettando comunque, quando possibile, le priorità.
Intanto, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo è tra i centri clinici scelti per sperimentare il vaccino anti Covid italiano, insieme ad altri 27 ospedali ( 26 in Italia e 1 in Germania).
Parte dunque la seconda fase dello studio condotto sul vaccino GrAd-Cov.2 (meglio conosciuto come ReiThera) dalla società biotecnologica italiana ReiThera in collaborazione con l’Istituto “Spallanzani” di Roma.
Nella Fase 1 della sperimentazione, partita ad agosto 2020 e terminata lo scorso gennaio, sono stati raccolti i dati preliminari sulla sicurezza e l’immunogenicità del vaccino sull’uomo. A novembre sono stati resi noti i primi risultati di efficacia, che hanno dimostrato non solo che il vaccino è stato ben tollerato, ma che è stato immunogenico, ovvero l’organismo in cui è stato inoculato ha prodotto sia anticorpi che linfociti T.
La sperimentazione proseguirà ora con la Fase 2 e 3, per verificare in modo più avanzato quali sono le risposte al vaccino da parte di soggetti volontari.
I centri qualificati idonei a portare avanti lo studio devono possedere una serie di requisiti tecnologici, logistici e clinico-sanitari. I risultati registrati da ciascuna struttura saranno successivamente raccolti ed elaborati a livello centrale, con l’obiettivo di produrre in tempi brevi il primo vaccino anti-Covid made in Italy.
Il responsabile per la sperimentazione del nuovo vaccino presso il Policlinico di Palermo è il Professore Antonio Cascio, Direttore della UOC di Malattie Infettive e Tropicali.
“Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna, che si basano su una tecnologia a mRNA, il ReiThera, come i vaccini AstraZeneca, Johnson & Johnson e Sputnik, si basa su una piattaforma vaccinale del “vettore virale” (Adenovirus modificato per renderlo non in grado di replicarsi), che contiene l’informazione genetica per produrre la proteina spike del SARS-CoV-2” ha spiegato il Prof. Cascio.
“Lo studio prevede l’arruolamento di soggetti volontari di entrambi i sessi e di età superiore ai 18 anni (anche anziani) che presentino queste condizioni: Non aver contratto in precedenza un’infezione da SARS-CoV-2 confermata da test molecolare; avere condizioni cliniche stabili; assenze di malattie gravi e/o incontrollate; non essere in gravidanza (confermata con test positivo) o in allattamento” ha aggiunto l’infettivologo del Policlinico di Palermo.
I volontari che aderiranno alla sperimentazione verranno sottoposti a un controllo dello stato di salute e, se idonei, sottoposti a successive sette visite a distanza di tempo per monitorare gli anticorpi.
Dovranno effettuare la ricerca di SARS-CoV-2 con tampone naso-faringeo molecolare, prima delle somministrazioni e saranno sottoposti a stretto monitoraggio clinico e sierologico, nonché a contatti telefonici settimanali. Nei due giorni (1 e 22) in cui sarà inoculato il vaccino verrà richiesto di restare in osservazione presso il centro clinico per almeno 30 minuti.
Ad oggi sarebbero una trentina le persone che hanno deciso di aderire, volontariamente, a questa sperimentazione.
Per ricevere ulteriori informazioni le persone interessate ad aderire allo studio possono telefonare al numero 091 6554013 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 11, oppure inviare una e-mail all’indirizzo mivaccinocolreithera@gmail.com.
La lotta contro questo virus proveniente dalla Cina, continuerà anche qui a Palermo.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports