“C’è una grande differenza che corre tra quando teoremi accusatori, spesso solo ipotesi prive di consistenza, vengono lanciati da qualche Procura e quando invece i fatti reali sono affrontati e valutati da un tribunale, in un pubblico dibattimento”.
E’ quanto sostiene Mediterranea Saving Humans, a proposito del rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini nel caso Open Arms dell’agosto 2019, in cui la stessa organizzazione non governativa italiana del soccorso in mare è riconosciuta come parte civile.
“Seguiremo con attenzione, con i nostri legali, lo sviluppo del dibattimento. Ma fin d’ora posso dire che ci pare significativo che, in un’aula di giustizia, possano essere finalmente giudicate le pesantissime sofferenze imposte alle donne, uomini e bambini, in fuga dall’inferno libico, soccorsi solo grazie a Open Arms, e bloccati per giorni al largo di Lampedusa” continuano dalla ONG italiana.
“Potranno essere finalmente accertate le responsabilità anche penali, perché quelle politiche sono già chiarissime, di chi sfruttando la sua posizione di potere, ha cercato di negare per settimane lo sbarco dei naufraghi in un porto sicuro. C’è un giudice, più d’uno, a Palermo. E da oggi possiamo sperare che presto il rispetto del diritto internazionale possa essere ripristinato nel nostro Paese” concludono da Mediterranea Saving Humans.
di Redazione – EmmeReports