Questa mattina a Palazzo delle Aquile si è svolta una conferenza stampa riguardante l’emergenza del Cimitero di Santa Maria dei Rotoli dove, da più di tre anni, migliaia di bare restano insepolte. Presenti, il sindaco Roberto Lagalla, il vice-sindaco Carolina Varchi e il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, che da pochi mesi ha smesso i panni di Presidente della Regione Siciliana.
“Quella di Palermo è diventata un’emergenza nazionale, non solo per la pietà che dobbiamo da credenti verso quei nostri fratelli defunti, ma anche per le conseguenze dal punto di vista igienico sanitario, che hanno determinato una situazione davvero insostenibile”, ha dichiarato Musumeci. “Come primo atto da ministro della Protezione Civile ho provveduto, raccogliendo anche l’invito del sindaco di Palermo, ad adottare un provvedimento, sostenuto anche dal vicesindaco Varchi e che adesso consentirà nello spazio di un anno di ripianare la situazione alla quale non si doveva assolutamente arrivare”.
“Bisognava intervenire anzitempo negli anni passati, per evitare questa pagina che, certamente, non fa onore alla nostra comunità”, ha continuato il ministro. “Bisogna lavorare di buona lena, bisogna attrezzarsi di un gruppo tecnico e qualificato, bisogna creare una priorità di emergenze, ci sono cose che possono essere fatte in due mesi, in sei mesi e in un anno. Certamente abbiamo dato un esempio concreto lasciatemelo dire di efficienza e di collaborazione istituzionale”.
Musumeci spera che la situazione ai Rotoli possa finire entro il 2023. Ha poi spiegato che il Governo nazionale ha dato un anno di tempo a Roberto Lagalla, designato commissario per l’emergenza, con tanto di risorse finanziarie a disposizione. “Confidiamo anche della collaborazione degli altri comuni, a cominciare da quelli che appartengono alla città metropolitana, perché per alcune bare si può pensare ad una soluzione temporanea, ma intanto ogni salma ha il diritto a stare sotto un metro di terra o dietro una lapide murata, questo credo che sia essenziale soprattutto in una città come Palermo, che è stata nei millenni culla di civiltà”, ha concluso Musumeci.
“Cambia fondamentalmente un parametro, che è quello della tempistica e della semplificazione procedurale, grazie alla previsione normativa che consente anche una forte collaborazione istituzionale a livello territoriale, per il tramite di convenzioni che noi attesteremo per tutti gli enti che faranno parte del ventaglio di operatività, presso la Prefettura di Palermo, avendo ricevuto in questo già la disponibilità informale di sua eccellenza il prefetto”, ha spiegato Lagalla.
“Non cambiano gli obiettivi, né cambiano i progetti, che sono finalizzati alla accelerazione della tumulazione e della inumazione delle salme in attesa, oggi circa 1100”, ha aggiunto il sindaco. “Non cambia l’idea di intervenire sulla riqualificazione complessiva delle strutture cimiteriali dei Santa Maria dei Rotoli ed è favorita l’accelerazione del ripristino del forno crematorio, ma anche la possibilità di estendere pertinenze cimiteriali nella immediata contiguità degli stessi impianti cimiteriali, tanto Santa Maria di Gesù, quanto Santa Maria dei Rotoli e la possibilità di intervenire convenzionalmente con altri comuni e con altre strutture cimiteriali”.
Lagalla ha parlato di “un bell’esempio di cooperazione istituzionale e al quale Palermo risponde attraverso l’istituzione di un ufficio del commissario, attraverso l’utilizzazione delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale e ulteriormente apportate da fondi extra comunali già orientati a spese relative agli impianti e alle strutture cimiteriali”.
Durante la conferenza stampa è stato detto che il nuovo ufficio per l’emergenza dei Rotoli, sarà formato da una squadra di dirigenti e funzionari. “Sono certo non verrà meno la collaborazione della giunta, a partire dal vicesindaco, né quella del consiglio comunale, a partire dal suo presidente, ma è altrettanto vero che questo ufficio, questa cabina di regia commissariale, ogni lunedì mattina alle 9:00, sarà riunita sotto il mio coordinamento”, ha continuato il sindaco. “In modo tale che insieme all’assessore che operativamente seguirà le singole azioni sul campo, si possa avere un monitoraggio concreto delle attività programmate e di quelle e di cui saremo capaci ai fini della realizzazione”.
Lagalla ha dichiarato che il Comune di Palermo non ha un problema economico per risolvere l’emergenza. Saranno utilizzati per intero i due milioni di euro appostati dalla legge finanziaria nazionale, i residui dei due milioni assegnati già precedentemente dal contributo Salvini e le risorse extra comunali dell’ufficio commissariale, destinate alle politiche cimiteriali.
“Il primo intervento è quello di continuare l’allestimento e il montaggio dei loculi fuori terra, i primi 400 si stanno già montando e spero che entro la prima metà di febbraio possano essere del tutto allestiti”, ha dichiarato il sindaco. “É chiaro che poi dovremo trovare strutture di ricovero temporaneo per le salme che resteranno ancora non sepolte, programmando invece la dimora definitiva”.
A conclusione della conferenza stampa, è stato chiesto al Ministro Musumeci, un commento sul caso Cannes. “Non mi sottraggo, fiducia all’operato dell’assessore Manlio Messina, naturalmente io parlo delle cose che appartengono alla mia gestione”, ha dichiarato l’ex governatore della Sicilia. “Il governo ha dato un obiettivo, quello di promuovere la Sicilia in tutte le più prestigiose sedi nazionali ed internazionali, è stato fatto a Cannes, è stato fatto con un ritorno notevole di immagine e questa è la politica, poi come arrivarci agli obiettivi, con quali procedure e con quali tecniche, dice la legge Bassanini del ’98, è una competenza della burocrazia e lì naturalmente non metto lingua”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports