Archiviate le elezioni amministrative, il nuovo sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, sale a Palazzo delle Aquile per indossare la fascia tricolore e intraprendere una nuova, ma difficile esperienza politica, dopo essere stato Assessore Regionale all’istruzione e formazione professionale e Rettore dell’Università degli Studi di Palermo. La proclamazione a sindaco è stata sancita dal magistrato Simone Alecci, presidente del Comitato elettorale, che ha letto la formula di rito.
“Sarò il sindaco di tutti palermitani e di tutte le palermitane” ha dichiarato Roberto Lagalla, nel suo discorso di insediamento nell’aula di Sala delle Lapidi. “Incontrerò le autorità cittadine e già questa mattina mi confronterò con i dirigenti dell’amministrazione comunale per analizzare la situazione del bilancio comunale e iniziare sin da subito il mio lavoro per la città, con grande senso di responsabilità. A tutti chiedo volontà di lavoro, pazienza e impegno perché solo attraverso questa ricetta potremo fare ciò che i palermitani ci chiedono di fare per la città. Che Dio e Santa Rosalia aiutino Palermo”.
Gli auguri di Leoluca Orlando sono giunti a Lagalla attraverso una lettera, scritta e fatta trovare sulla scrivania del sindaco eletto.
“La nuova Amministrazione dovrà confrontarsi con la visione di una città dei diritti, aperta ed accogliente, una città mediterranea e turistica, la cui immagine internazionale è profondamente cambiata, da capitale della Mafia a capitale dei diritti” ha scritto l’ex sindaco di Palermo. “La lotta alla Mafia e alle sue perversioni e articolazioni non è soltanto un dovere legale, morale e civile, ma è stata e deve continuare ad essere una condizione imprescindibile, tanto per la promozione dei diritti di tutti, quanto per l’attrattività internazionale e la promozione dell’accoglienza al tempo stessi di migranti e turisti”.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, auspica una continua collaborazione tra la nuova Amministrazione Comunale e l’Ateneo palermitano, “sui tanti temi di comune interesse che ci stanno a cuore come lo sviluppo sostenibile, l’attrattività della città e l’erogazione di servizi per i giovani e le imprese”.
“Da oggi, Palermo volta pagina. Roberto Lagalla, che sin dall’inizio ha condiviso la nostra azione di governo, saprà guidare la quinta città d’Italia con la stessa competenza e autorevolezza dimostrata da assessore regionale, lavorando senza sosta per risolverne i tanti problemi e le annose criticità. A lui l’augurio di buon lavoro, mio personale e dell’intera giunta regionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Gli auguri al nuovo sindaco, con la speranza di restituire decoro alla città di Palermo, sono arrivati anche da parte di Alberto Samonà, Assessore Regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, papabile vice-sindaco, quando la il centrodestra puntava su Francesco Scoma, prima ancora di Francesco Cascio e prima ancora di Roberto Lagalla.
“Si chiude nell’ombra, un capitolo della storia di Palermo, che ci ha consegnato una città abbandonata a sé stessa, dove i servizi essenziali e la speranza hanno raggiunto il minimo storico” ha dichiarato Samonà. “La nuova stagione si apre con la certezza che il testimone raccolto è pesante e che massimo deve essere l’impegno di tutti per cambiare il corso delle cose e restituire il giusto smalto e la vivacità culturale che la nostra città merita”.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports