Il Teatro Massimo di Palermo ha ospitato martedì 27 giugno, il XVI Symposium COTEC Europa. Istituzioni, rappresentanti delle Nazioni Unite, esperti del settore e imprenditori hanno partecipato al summit per parlare di innovazione nella finanza sostenibile. I lavori sono stati introdotti dai saluti istituzionali del Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno e del Presidente della Regionale Siciliana Renato Schifani.
“Palermo diviene oggi punto privilegiato di rilevazione e di sintesi delle politiche di sostenibilità finanziaria e di integrazione tecnico-scientifica di tre tra i più importanti Paesi europei. Insieme alla Sicilia tutta, Palermo vive una fase di volenterosa trasformazione che affonda le sue radici nella lunga e dolorosa stagione della lotta alla mafia ed alla malavita organizzata”, ha affermato il sindaco Roberto Lagalla.
Un processo che tiene conto, nelle decisioni di investimento, dei fattori ambientali e sociali, per ottenere maggiori investimenti in attività sostenibili e a lungo termine. Questa la definizione di finanza sostenibile, tema principale del summit tra Italia, Spagna e Portogallo che auspicano di adottare un modello di transizione condivisa. Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, nel suo discorso in occasione del XVI Symposium COTEC Europa, ha esordito parlando di sostenibilità e del potere trasformativo dell’innovazione in tutti i settori, anche in quello della finanza che ha il ruolo di mobilitare risorse per obiettivi di inclusione e crescita.
“Sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze del cambiamento climatico nella vita delle popolazioni, sempre più frequenti e pervasive soprattutto nelle aree più fragili del mondo”, ha dichiarato Mattarella. “Vale per le isole a rischio di sommersione nel Pacifico così come per la desertificazione in atto in tante aree. La pressante esigenza di fornire risposte attendibili e durature si aggiunge alla necessità di porre riparo a disuguaglianze che accrescono, in molteplici aree del globo, le situazioni di disperazione e di abbandono. Se la crescita dell’economia globale negli ultimi decenni ha riversato qualche stilla di risorse verso le aree meno fortunate, pandemia e rinnovate tensioni internazionali, a partire dalla guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’indipendenza dell’Ucraina, hanno provocato un rallentamento delle economie, con una contrazione delle capacità di spesa in tutti i Paesi e soprattutto in quelli a più basso reddito”.
Il Capo dello Stato ha spiegato che la Repubblica Italiana è chiamata a fare la sua parte in occasione degli appuntamenti multilaterali dei prossimi mesi: “Nel 2024, con la presidenza del G7, l’Italia avrà inoltre la possibilità di orientare l’agenda dei lavori verso un coordinamento con i Paesi partner con uno sguardo di lungo periodo. Sicurezza alimentare, clima, energia e investimenti in infrastrutture sostenibili saranno aree di interesse, con particolare riferimento al continente africano. È in gioco la prosperità dell’intero pianeta. Ora più che mai le tre Fondazioni qui rappresentate sono chiamate a continuare a svolgere la loro essenziale funzione di stimolo, di foro privilegiato di dialogo e di riflessione in cui far confluire idee ed individuare azioni comuni, delineando ambiti di possibile cooperazione”.
In linea con il suo collega italiano, il Presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa che durante il suo intervento ha elencato le tante dominazioni della Sicilia, compresa quella spagnola, strappando un sorriso al Borbone Felipe VI.
“Sia la regina che me abbiamo dei bei ricordi di Palermo”, ha esordito il Re di Spagna. “Fu nel 2006 la prima nostra visita, per l’inaugurazione dell’Istituto Cervantes. Quella visita era iscritta nel marchio delle nostre eccellenti relazioni bilaterali. A livello personale, è stato una grande scoperta della nostra carissima storia comune mediterranea. Prima di proseguire, desidero ringraziare i nostri ospiti italiani per la generosa accoglienza e in particolare il Presidente Sergio Mattarella. In questa occasione infatti il Foro COTEC si svolge proprio nella città che gli ha dato i natali, un luogo incredibilmente ospitale e di grande bellezza in cui io, come tutti noi penso, mi sento come a casa”.
Visita privata, lunedì pomeriggio e martedì mattina, con una cinquantina di mezzi, tra scorte e accompagnatori, per i Capi di Stato arrivati a Palermo per il Simposio. Felipe VI e Marcelo Rebelo De Sousa, insieme a Sergio Mattarella, hanno potuto ammirare alcune bellezze storiche del capoluogo siciliano, suscitando la curiosità di turisti e autoctoni.
“Qui, si capisce davvero quel che Goethe, nel diciannovesimo secolo, scrisse nel suo Viaggio in Italia, L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di ogni cosa”, ha continuato il Re. “Presidente Mattarella, sappia che i suoi amici, il Presidente Rebelo ed io, sono veramente molto lieti di incontrarla di nuovo, nella sua terra, per questo XVI incontro di COTEC Europa. Italia, Portogallo e Spagna, come paesi europei e mediterranei, condividono interessi e aspirazioni comuni, anche un deciso impegno per l’innovazione”.
Di Francesco Militello Mirto e Victoria Herranz – EmmeReports